L'Aquila, le elezioni si giocano su caschi e cinture


Sport e motori, gioie e dolori dei candidati in corsa



Categoria: Maperò
05/06/2017 alle ore 17:28



Noi senza casco, ma voi senza testa”: ci mancava pure questo nella campagna elettorale dell’Aquila dove negli ultimi tempi il filo conduttore sembra diventato la correttezza stradale, come se non ci fossero problemi più seri. Se Di Benedetto va in giro senza casco, il suo competitor Pierluigi Biondi è finito fuoristrada: ma a chi ha ipotizzato che guidasse senza cintura, lui ha spedito una foto sorridente con in braccio il figlioletto. Sani, salvi e corretti. Insomma, se le danno di santa ragione a suon di codice della strada

Americo Di Benedetto, il candidato sindaco del centrosinistra, non più di un mese fa ci ha messo del suo e si è fatto fotografare su una Vespa d’antan senza casco. E giù fischi e improperi, soprattutto dai supporter del suo competitor del centrodestra, Pierluigi Biondi. Uno spot che nasce strizzando l’occhio a Nanni Moretti ma finisce per fare il verso a “Vacanze romane”, che non trasmette proprio un’immagine di grande operatività. E che in ogni caso è diventato virale, visto che ha costretto lo stesso Biondi a farsi fotografare in Vespa, con tanto di casco ma spinto dai supporter.

E però siccome mai dire mai, ecco che passati pochi giorni Biondi finisce fuori strada, al termine di una giornata passata a fare campagna elettorale. Che gioia (antipatica) da parte dei rivali che sui social hanno postato commenti non proprio politicamente corretti: “Noi senza casco, ma voi senza testa”, è stato quello più elegante, a corredo dell’auto ammaccata con la pubblicità del candidato sindaco. Che, ironia della sorte, usa come spot proprio i motori: “Metti in moto la ripresa”.

E’ finita che lui, Biondi, ha dovuto pubblicare una sua foto sorridente con in braccio il figlio e spiegare che nonostante tutto, stava bene:

“Un incidente senza alcuna conseguenza – ha scritto – Avevamo le cinture allacciate e il pulsante “fortuna” in modalità on”.

Allusione manco tanto velata a Di Benedetto che invece le regole non le osserva. (E lui chissà se aveva la casco).
ps: con tutti i problemi che ci sono, anche di conflitto di interessi, vedi sottoservizi, qui all’Aquila si gingillano con caschi e cinture.

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