Come Giovanni Rana e Gerry Scotti col doppio Scotti, o come Doris che garantisce per sè. L’uomo azienda che diventa uomo-immagine, che fa il testimonial e gioca alla pari con Fiorello. Anche se soltanto col nome, una garanzia. Maximo Ibarra, amministratore delegato della Wind tre, sulmonese doc, è diventato il protagonista dello spot della compagnia telefonica e del cosiddetto “spot-selfie”. Una specie di novità assoluta per il mondo delle telecomunicazioni grazie alla quale Wind e Fiorello sono tornati in tv con una campagna pubblicitaria in cui le riprese sono effettuate dal testimonial direttamente con uno smartphone.
Insomma, da Ceo di un’azienda a lanciassimo protagonista di uno spot per la sua azienda. Classe 1968, amministratore delegato della società controllata dalla russa Veon e dai cinesi Ck Hutchison che conta 34 milioni di clienti, è di fatto nato nella tecnologia: di padre colombiano e di madre abruzzese (di Sulmona, appunto), dopo gli studi in Economia alla Sapienza, ha iniziato a lavorare alla Tim, poi alla Omnitel diventata poi Vodafone e oggi è il numero uno della Wind.
In uno degli spot di Fiorello squilla il cellulare e appare il suo nome: Maximo Ibarra.
ps: altro che confetti, a Sulmona.