Spacciavano tra Pescara, Teramo e Roma: un arresto e nove denunce


Scoperta dalla Polizia di Stato una rete di spacciatori di cocaina e hashish: l'inchiesta nasce dall'arresto in Belgio del latitante Mancini



Spacciavano cocaina e hashish tra Pescara, Teramo e Roma, le persone coinvolte nell’operazione antidroga condotta dalla Polizia di Stato che si è conclusa con un arresto e nove denunce.

Questa mattina la Squadra Mobile di Pescara, diretta da Piefrancesco Muriana, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Sergio Morelli, quarantenne pescarese di origine rom. Morelli nel periodo compreso tra il mese di dicembre del 2016 e il mese di marzo del 2017, aveva venduto in più occasioni la merce ai suoi clienti, abituali e occasionali.

L’indagine, coordinata dalla Procura pescarese, ha preso il via a marzo di quest’anno, in seguito all’arresto in Belgio del latitante Cristian Mancini, originario di Atri.

Cascini era stato condannato dalla Corte d’Appello di L’Aquila a nove anni di reclusione per spaccio di droga. Dalle intercettazioni è emerso che durante la sua latitanza era in contatto con Sergio Morelli, individuato dagli investigatori come “soggetto attivo nello smercio di cocaina”.

Con l’arresto di Cascini e la sua estradizione in Italia, gli agenti hanno deciso di attivare una serie di intercettazioni telefoniche, oltre ad eseguire pedinamenti e controlli, che hanno portato alla scoperta di una rete più vasta di spacciatori (sia di cocaina che di hashish) tra le province di Teramo, Roma e Pescara. Oltre a Morelli, infatti, sono state denunciate altre nove persone, otto italiani ed un sudamericano.

Durante le indagini, lo scorso aprile, gli agenti della Mobile di Pescara, in collaborazione con quelli di Teramo, hanno arrestato Valentina Colantoni, romana di 35 anni, sorpresa con un chilo di hashish nascosto all’interno del bracciolo della sua Mercedes Classe A, all’uscita del Casello autostradale A/24, in località Basciano.