50 mila euro (falsi) per Dalfy


Il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli rovina la festa al Comune di Pescara con il ministro Lotti


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
26/10/2017 alle ore 09:50



E alla fine il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli gli ha rovinato la festa. Si è presentato in Comune con un pacco da 50 mila di euro e glieli ha depositati davanti alla scrivania, proprio nel giorno in cui Luciano D’Alfonso lo aveva convocato in tribunale per una causa di risarcimento danni. (il video lo trovate qui sotto).

E tutto avviene davanti al ministro Luca Lotti, che inizialmente accoglie sorridente e stringe la mano al capogruppo ma poi resta basito. E piuttosto imbarazzato. Visto che poi i gesti tradiscono le intenzioni, nel video si vede chiaramente che mentre Antonelli spiega il motivo di quell’iniziativa, Lotti si sposta con la sedia e si allontana da D’Alfonso, avvicinandosi al sindaco di Pescara Marco Alessandrini, quasi a voler mettere un po’ di distanza tra lui e il governatore. Non solo: subito dopo si aggiusta nervosamente la cravatta: il linguaggio del corpo, in questi casi, è rivelatore.

Sorpreso e scuro in volto D’Alfonso, che rimane senza parole. Insomma, festa rovinata. Anche perché, alla fine, quello di ieri mattina è stato un gesto puramente simbolico: soldi finti, finiti di stampare martedì sera per un costo totale, spiega Antonelli, di 23 euro. Che però alla fine della conferenza stampa per la presentazione del nuovo stadio di Pescara, Dalfy si infila in tasca. Non si sa mai, potrebbero sempre servire.

Soltanto pochi giorni fa Antonelli aveva rivelato in una conferenza stampa che Dalfy gli aveva chiesto 50 mila euro di danni per il valzer degli assessori nella giunta Alessandrini, anche a lui. Ecco qui sotto la sua dichiarazione.

“Ringrazio il Governatore D’Alfonso per la notorietà che ha voluto assicurarmi con l’azione civile aperta nei miei confronti in riferimento alla vicenda dei siluramenti nella giunta Alessandrini e PescaraPorto. A questo punto lo invito caldamente a non ritirare la sua denuncia, perché sono personalmente impaziente di andare in un’aula del Tribunale a parlare della vicenda di PescaraPorto e di D’Alfonso. Innanzitutto oggi annuncio ufficialmente la mia adesione a un nuovo partito, il PDD, ossia il ‘Partito dei Denunciati da D’Alfonso’, un partito trasversale che, sino a questo momento, conta la presenza di consiglieri regionali ma anche di giornalisti”.

E ha aggiunto:

“Evidentemente, viste le richieste di risarcimento, tutte attestate all’incirca sui 50mila euro, viene da pensare che, esaurita la cerchia dei parenti, il Governatore stia ora cercando contributi esterni per arricchire quel fondo che, come da lui stesso annunciato a inizio mandato, vorrebbe utilizzare per le ‘grandi opere in Abruzzo’.   Lo informo che in Tribunale porterò tutte le fatture dei pagamenti delle parcelle dei miei legali, e gli chiedo di fare altrettanto, ossia di intervenire in Tribunale portando e presentando le fatture attestanti i pagamenti delle parcelle sicuramente effettuati ai suoi avvocati dalla vicenda Housework in poi. Nel frattempo – ha proseguito il Capogruppo Antonelli – mi chiedo se nell’aula del Tribunale civile incontrerò, accomunati dalla stessa sorte, anche il Pubblico Ministero Mantini, magari raggiunta anche lei dallo stesso atto e da una identica richiesta di risarcimento solo per aver osato inviare un avviso di garanzia al Presidente D’Alfonso ipotizzando i reati di falso e abuso e paventando legami e interessi del Governatore sempre in merito alla vicenda di PescaraPorto”.

“E tutto questo senza dimenticare – ha continuato Antonelli – i diversi articoli di stampa in cui si cita la presenza del Governatore D’Alfonso in diversi pranzi e cene nelle quali lo stesso Presidente sarebbe intervenuto sulla giunta Alessandrini. Chiaramente – ha aggiunto il Capogruppo Antonelli – l’atto del Governatore rappresenta un ‘caso’ politico gravissimo, ha il carattere di una volgarissima intimidazione nei confronti di una intera opposizione che lo combatte e che non si fa politicamente conquistare, e quanto accaduto non fa altro che rafforzare la nostra ferrea convinzione che D’Alfonso rappresenti una piaga politica per l’intero Abruzzo e va combattuto senza tregua”.

ps: E insomma, un brutto colpo per D’Alfonso che una figuraccia così davanti al ministro, convocato per benedire il progetto del nuovo stadio di Pescara ma soprattutto per inaugurare lo stadio di Lettomanoppello,  paese natale del governatore, finanziato con 440 mila euro dalla Regione, se la sarebbe volentieri risparmiata.

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