Che cosa è successo ai congressi abruzzesi del Partito Democratico? Chi ha vinto, chi ha perso, chi sperava di fare di più e chi ha scelto l'addio. Ecco una geografia del partito renziano a urne chiuse e con tutti gli scossoni che, da oggi, ci saranno nelle quattro province.
TERAMO
Vittoria schiacciante quella di Gabriele Minosse contro lo sfidante Elvezio Zunica, in lizza per il ruolo di segretario provinciale del Partito democratico a Teramo.
Massiccia l’affluenza alle urne teramane: su 4.352 iscritti al Pd, sono stati più di 3 mila a votare nei 51 seggi. Minosse conquista il successo con il 54% dei voti, che tradotti in numeri sono 1.600 contro i 1.400 del contendente.
Un risultato quello di ieri, che avrà un rimbombo a livello regionale. A vincere infatti sono stati anche i sostenitori di Minosse, Sandro Mariani, capogruppo in Consiglio regionale, e il deputato Tommaso Ginoble. Con l’amaro in bocca, insieme a Zunica, resta pure il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e gli altri tifosi della scuderia: l’assessore regionale all’Agricoltura, Dino Pepe, il consigliere delegato alla Cultura, Luciano Monticelli, il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino.
Per la guida dell’unione comunale di Teramo ha vinto Ercole Schiavone, sostenuto sempre dall'asse Ginoble-Mariani, battendo l’avversario Andrea Castagna per Progressisti per il Pd, la medesima lista di Pepe e Monticelli.
Mariani cavalca l’onda del successo e attacca duramente i suoi avversari: “Il governatore D'Alfonso dovrebbe prendere atto di questo risultato, l'assessore Pepe, dovrebbe dimettersi, e Rapino, sottosegretario reginale Pd, dovrebbe cambiare politica".
MAL DI PANCIA
Graziella Cordone, membro del Pd ed ex candidata sindaco contro Brucchi, dopo lo sfogo di qualche settimana fa di un partito senza ideali, passa ai fatti e se ne va: “Dopo aver votato per l'ultima volta in occasione delle elezioni per la Segreteria Provinciale, ho deciso di non rinnovare la tessera e di lasciare il Pd – dichiara senza giri di parole-. La ormai ex piddina parla di una scelta presa già da tempo, in occasione delle votazioni del referendum nazionale. “ Non ero favorevole alla riforma costituzionale, in realtà, non ho mai condiviso le scelte politiche, spesso contingenti, della linea del Segretario Nazionale, né le riforme effettuate.
Cordone non si ritrova più tra le fila dei sostenitori democrat : “sono troppe le divergenze su temi rilevanti come quelli che incidono sul territorio. Inoltre non potrei mai identificarmi in una realtà in cui vige una esasperata personalizzazione della politica su tutti i fronti. Infine, la presenza di un clima diffuso, di intolleranza e di denigrazione delle opinioni non allineate a quelle del partito”. Cordone annuncia la conclusione del suo cammino nel partito del pd, ma non nella politica: “Tornerò a fare le battaglie vicino ai cittadini teramani e contro le brutture di questa amministrazione”.
VASTO
Luciano Lapenna è il nuovo segretario del Partito democratico di Vasto. Il congresso mette in evidenza la defezione di una parte della minoranza interna, a partire dall’assenza della deputata Maria Amato che, insieme a Raimondo Pascale, Angelo Bucciarelli e Giuseppe D'Aurizio, ha firmato un documento in cui si parla di "congresso finto" e "clandestino".
I DISTINGUO DELL'ON. AMATO
Duro il commento della deputata vastese: “Non ero presente al congresso, perché avevo un impegno precedente, visto che l'sms di convocazione è arrivato tre giorni fa, e non disdico incontri stabiliti da settimane per una assemblea di ratifica di una decisione non condivisa. Dire senza ipocrisia quali sono i problemi non è "buttarla in caciara", come scrive la Segretaria Provinciale uscente, nonchè una del triunvirato (Chiara Zappalorto, Silvio Paolucci e Marco Rapino), che con un commissariamento di un anno ha totalmente bloccato la normale attività del circolo di Vasto – incalza Amato-. Mi dovranno spiegare perché non si è visto mai nessuno di loro. Dire senza ipocrisia che non accettiamo il pensiero unico, che non condividiamo i caminetti e neppure le tavernette (se non ricordo male era uno dei cavalli di battaglia del nuovo corso del PD del giovanilismo) non è un modo per sfasciare”.
L’onorevole piddina parla di congrega e non di congresso: “Un segretario imposto ha vita più difficile di uno scelto con un "percorso" congressuale vero, una scelta maturata insieme era possibile e non necessariamente sarebbe finita su un altro nome. Congresso è diverso da congrega”, chiosa Amato che conclude augurando buon lavoro a Luciano Lapenna.
PESCARA, SPOLTORE, AVEZZANO
A Pescara Enisio Tocco, renziano ex sindaco di Alanno e attuale presidente del consiglio comunale, subentra all’uscente Francesca Ciafardini. Riconfermato all’unanimità ad Avezzano (L'Aquila) il segretario uscente Giovanni Ceglie. Maurizio Capri, renziano, già assessore ai Lavori pubblici nell'ultima Giunta di Massimo Cialente, è stato eletto all'unanimità nuovo segretario del circolo del Partito democratico dell'Aquila Centro.
Il nuovo segretario del Partito Democratico di Spoltore si chiama Leandro Fedele, ha 30 anni, fa il barista ed è il fratello del consigliere Giordano Fedele, capogruppo PD in consiglio comunale a Spoltore. Il successore di Stanislao Capone è stato eletto ieri quasi all’unanimità: sul totale di 50 voti validi, 48 sono stati a favore di Fedele e due schede sono state consegnate in bianco.
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