Una maestra è stata arrestata in flagranza di reato dai carabinieri di Pescara per maltrattamenti nei confronti degli alunni, ieri giovedì 19 ottobre. Si tratta di una insegnante della scuola “Piano T” al quartiere Zanni, 64 anni, nubile e senza figli.
L’arresto è stato eseguito dai militari dell’Arma della locale Compagnia, guidati dal capitano Antonio Di Mauro e dal tenente Antonio Di Dalmazi. Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile, sono partite a fine settembre, in seguito alle segnalazioni di alcuni genitori dei bambini. Gli alunni infatti lamentavano di aver subito in classe delle percosse e maltrattamenti sia fisici che verbali. Gli agenti hanno quindi provveduto ad installare una telecamera nascosta nell’aula.
“Dalla visione delle immagini è emersa una non corretta pratica dell’insegnamento su bambini di 10 anni, la mestra manteneva un atteggiamento rigido e autoritario e ogni tanto si lasciava andare a pizzicotti, tirate di capelli e strattonamenti -riferiscono il capitano Di Mauro e il tenente Di Dalmazi- . Il clima di tensione generale che si era creato in classe era evidente- sottolineano gli agenti-, tanto che appariva la prostrazione e lo sconforto” generato dai comportamenti dell’insegnante. I gesti venivano inoltre accompagnati da urla e parole molte severe.
I carabinieri, che seguivano in diretta le riprese della telecamera, con la direzione della Procura della Repubblica (p.m. Anna Benigni), hanno deciso di intervenire nella flagranza, dopo l’ennesimo episodio di strattonamento nei confronti di una bambina da parte della maestra. L’operazione- raccontanto i militari- è avvenuta con la massima delicatezza, senza generare alcuno shock nei confronti dei minorenni presenti, e gli agenti erano in borghese. Successivamente la donna, sorpresa e frastornata, è stata accompagnata al comando provinciale. “Non ci sono state sceneggiate, né lacrime, né tentativi di difesa”.
La maestra è ora ai domiciliari.
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