Mentre nel resto d'Italia le Film Commission regionali fanno "numeri" significativi, contribuendo a dare il la a cultura, turismo e occupazione del settore, in Abruzzo no.
Il cinema e l’Abruzzo. Un rapporto sporadico e talvolta persino conflittuale, nonostante la vicinanza con Roma. Negli ultimi giorni sono stati scelti Pescara, Spoltore e Pizzoferrato, per ambientare alcune scene del documentario girato dal regista pescarese Cristiano Di Felice, Wrestl-Her.
DI FELICE
Il film racconta le vicende di Monica Passeri, originaria di Spoltore (Pe), passata alla storia per essere stata la prima italiana ad approdare nello show gestito dalla federazione del wrestling statunitense Wwa, e il suo compagno di Roma, Karim Brigante, l’italiano più noto nell’ambito di questa particolare forma di combattimento che mescola lotta, spettacolo e ironia.
"Il lavoro svolto in questi anni sul territorio è importante–afferma Cristiano Di Felice – Ho visto una storia interessante e ho deciso di raccontarla. C'è tanto Abruzzo in questo film – spiega il regista-, io e Monica siamo abruzzesi e poi, i protagonisti, pur vivendo in America (Saint Louis), tornano sempre a Spoltore”.
MA CHE IMPRESA GIRARE QUI
Promuovere il cinema in Abruzzo, però, non è mai stato semplice. Lo sa bene Cristiano Di Felice e di recente ne ha parlato la vincitrice del Premio Campiello, Donatella Di Pietrantonio, che volendo adattare la sua opera al grande schermo sarebbe costretta a far girare il film altrove. La scrittrice, infatti, ha lamentato l’assenza di una Film Commission nella sua terra, l’Abruzzo, regione che fa da sfondo alle vicende del suo romanzo, L’Arminuta.
Se ne è resa conto anche la produzione targata Giorgio Tirabassi, che ha scelto L’Aquila come set per il suo prodotto cinematografico che vedrà fra i protagonisti Ricky Memphis e Valerio Mastandrea.
Al termine delle riprese del film di Claudio Amendola con Luca Argentero a Pescara, l’Amministrazione comunale, circa un anno fa, esponeva l’esigenza di mettere in cantiere un progetto di Film Commission, “dopo aver sperimentato le mille difficoltà che una regione senza un ente simile deve affrontare”.
Tentativi di mettere in piedi una Film Commission abruzzese, in realtà, negli anni passati sono stati compiuti, ma sono abortiti dopo essere diventati serbatoi clientelari, sterili e del tutto improduttivi.
COS'E' UNA FILM COMMISSION
L’Associazione Italian Film Commissions è un circuito nazionale presente in diverse regioni d’Italia (17), che ha come obiettivo la promozione dell’attività cinematografica all’interno del territorio. Punto di riferimento per gli investitori, gli autori, gli operatori professionali e le istituzioni del cinema e dell’audiovisivo, l’Italian Film Commissions si occupa di fornire servizi alle produzioni cinematografiche, nazionali e internazionali.
Assistenza logistica, accesso alle risorse finanziarie locali, concessione di permessi, mappatura di maestranze e fornitori di servizi nei territori, la ricerca delle location, sono solo alcuni dei servizi erogati per valorizzare i territori regionali, e le loro peculiarità da un punto di vista culturale, artistico, turistico, paesaggistico e industriale.
Oltre allo stanziamento dei fondi, quindi, ruolo fondamentale gioca la creazione di un database che registri i professionisti del settore e le location presenti sul territorio. In questo modo i registi che scelgono di girare i propri film in una determinata regione possono lavorare con una troupe locale e, viceversa, gli operatori, possono lavorare nella propria regione di residenza. Ecco che si creano nuovi posti di lavoro nel settore del cinema, in quello alberghiero, nella ristorazione, nei trasporti e non solo.
CHI E'STATO VIRTUOSO
Sono infatti molti gli esempi vincenti di regioni in cui le Film Commission funzionano, come la Puglia o il Friuli-Venezia Giulia, che hanno saputo sfruttare al meglio i fondi e le risorse del proprio territorio a favore di progetti cinematografici.
Si tratta di Apulia Film Commission in Puglia, che ha sfondato con l’idea di una terra che ha fatto dell’accoglienza la sua identità culturale. L’ente, con la regia dell’amministrazione regionale, si è dotato di un Film Fund, di due Cineporti, di un Circuito di Sale di Qualità, di una rete di Festival, mettendo assieme i pezzi di un “sistema cinema”. Le produzioni sono cominciate già dal 2008 con il film “Il passato è una terra straniera”, tratto dal romanzo di Gianrico Carofiglio e con la regia di Daniele Vicari, nel 2009 “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek, il 2010 è stata la volta di Ricky Tognazzi con “Mia Madre”, fino ad arrivare alla seguitissima serie televisiva “Braccialetti rossi”, di Giacomo Campiotti, girata tra Fasano, Monopoli e Bari.
La Friuli Venezia Film Commission vanta produzioni come “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores, “La migliore offerta”, “Come dio comanda” e “La ragazza sconosciuta”, di Giuseppe Tornatore, “La ragazza del lago” con l’interpretazione di Toni Servillo e la regia di Andrea Molaioli.
REGIONE ABRUZZO: IL BANDO
Sembra evidente che un ente come la Film Commission possa essere un volano per l’economia locale. La Regione ha messo in cantiere un progetto prodromico all’istituzione di una nuova film commission per sostenere il settore cinema attraverso la concessione di contributi da destinare alle opere audiovisive o cinematografiche legate al territorio abruzzese con certezza di distribuzione.
Ad annunciare il progetto è stato pochi giorni fa il consigliere regionale delegato alla Cultura, Luciano Monticelli, che ha presentare il bando, già pubblicato sulla pagina cultura della Regione e con scadenza al 14 novembre prossimo. Per il bando è stata stanziata una somma pari a 200 mila euro e si prevede la concessione fino al 50% delle spese ritenute ammissibili per ognuno dei progetti finanziabili fino a un importo massimo di 30 mila euro.
Bersaglio del contributo saranno le attività svolte sul territorio regionale nei settori della produzione di film e audiovisivi. Il prodotto cinematografico dovrà avere un legame storico e artistico culturale con l'Abruzzo e dovrà prevedere uno sviluppo sul territorio regionale di almeno i due terzi dei giorni di lavorazione del film.
"Si tratta di un'idea ferma da alcuni anni, - ha detto Monticelli - che siamo riusciti a portare avanti e che ora potrà concretizzarsi grazie a una dotazione finanziaria che, seppur non ragguardevole, sosterrà piccole produzioni di spot, video clip, docu-film e corti".
Monticelli e Giancarlo Zappacosta, direttore del Dipartimento regionale Cultura, Turismo e Paesaggio hanno inoltre confermato che, contestualmente, in Commissione consiliare Cultura, è in lettura la stesura finale della legge istitutiva di una nuova Film Commission Abruzzo che potrebbe vedere la luce tra non molto tempo.
Zappacosta ha infine spiegato che il Ministero dei Beni culturali sta lavorando ad una revisione delle linee guida sulle attività svolte dalle Film Commission e che è prevedibile un intervento finanziario particolarmente corposo per sostenere la cinematografia attraverso tali strumenti.
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