Stimato Direttore, sono a scriverLe in qualità di Direttore creativo nonché proprietario del Marchio Andrea Sedici per portarLa a conoscenza su quanto segue.
La scorsa settimana, con meraviglia e delusione abbiamo appreso dell’iniziativa di cui sopra, da parte dell’Assessore Magnacca, per la promozione ed il sostegno al sistema produttivo Moda abruzzese.
Il rinominato, Mode in Abruzzo. Abbiamo avuto dopo una richiesta per vie brevi il programma dell’evento che ovviamente tutto era fuorché un invito considerando che i tavoli erano già decisi e definiti.
Nel programma comparivano diversi soggetti, per diversi settori, con la totale esclusione del settore Bridal abruzzese.
Solo per portarLe brevemente dei numeri il comparto bridal scorso hanno ha cubato 15.100 matrimoni di coppie straniere sposate in Italia generando un fatturato aggregato vicino al miliardo di euro.
Le faccio presente che in Abruzzo esiste un solo marchio di abiti da sposa di lusso artigianale, per giunta definito dagli addetti al settore punta di diamante Nazionale in tale segmento che, ha la sua attività produttiva al 100% nella regione e che esporta attualmente in nord Europa, Stati Uniti e Giappone. Quel marchio si chiama Andrea Sedici.
Oltre ad una capillare presenza attraverso il canale wholesale su territorio Italiano.
Ad oggi registriamo 12 Boutique in America, 10 in Giappone, 15 in Nord Europa e 30 in Italia per un fatturato aggregato tra retail e wholesale che supera il milione.
La Nostra realtà nasce 5 anni fa e si impianta in un tessuto economico estremamente complesso come quello della valle peligna, tra le altre cose zona dichiarata ZES.
Il 95% della forza lavoro è femminile ed under 40 generata anche dall’arrivo di ragazze da tutta italia trasferitesi in Abruzzo proprio per una opportunità lavorativa in Andrea Sedici.
Il marchio Andrea Sedici ha ottenuto numerosi riconoscimenti in questi cinque anni; tra le varie cose, la prima di copertina su Vogue Italia, scorso anno, ed un articolo di tutto rispetto su Vanity Fair riguardante la capacità del Marchio Sedici di innovare l’artigianato nel suo settore.
Riviste che nel settore moda, per chi la moda la conosce, rappresentano il verbo.
Oltre a numerose collaborazioni comunicative di impatto sia per eventi dedicati, tra i quali fashion show presso i Musei Capitolini, con la sponsorizzazione della Sovrintendenza Capitolina che, attraverso partnership di rilievo con Fondazione Fs Italia nella la riqualificazione della stazione di Cansano per una sfilata di respiro internazionale denominata «Il Viaggio» riportata su TG Nazionali in prima serata.
Tutto ciò rappresenta un ovvio impatto anche sull’immagine regionale.
Dimostrando inoltre, al mercato stabilità e visione abbiamo ottenuto una fiducia dei buyer internazionali, portando in questi ultimi anni una crescita marcata sia nell’ambito nazionale che in tema di export.
Ebbene, personalmente trovo alquanto imbarazzante e mortificante, non solo l’esclusione di un marchio che produce moda e la produce in Abruzzo al 100%, ma trovo ancor più fuori luogo ed inaccettabile, lo sproloquio espresso dall’assessore Magnacca sul mio conto. Parole che meritano delle scuse. Trovo insostenibile che un assessore regionale anziché assumersi la responsabilità delle proprie negligenze, abbia avuto la prepotenza di definire la mia azienda e la mia persona come incapaci e non di sostengo al sistema moda Abruzzo.
La politica dovrebbe essere faro e sostengo per le aziende imprenditoriali locali e le esponenti politiche territoriali, consiglieri, assessori, sindaci, dovrebbero essere non solo preparati sul tessuto economico che li circonda, ma al tempo stesso dovrebbero evitare di creare incidenti così gravi che chiaramente implicano delle fratture enormi tra gli imprenditori ed il mondo politico.
Spero che l’assessore si renda conto della gravità del peso delle sue parole e abbia senso critico per rammendare a se stessa che in questo specifico caso ha commesso un gravissimo errore.
Cordiali Saluti
Andrea Sedici