Cosa pensano le donne (in politica) abruzzesi del caso Weinstein e dell'uscita di Asia Argento


Marinella Sclocco su molestie e abusi sessuali: "Ok Cucinotta, denunciare subito o rivolgetevi ai centri antiviolenza"



“Un uomo che usa il suo potere per abusare di una donna è un vigliacco, un poveraccio impotente e neanche la castrazione chimica servirebbe, tanto là sotto non ha niente da castrare. Ma le donne devono imparare a dire dei no”.

È il lapidario commento di Maria Grazia Cucinotta sullo scandalo a sfondo sessuale che coinvolge il produttore Harvey Weinstein. L’attrice, che recentemente ha creato l’associazione Vite senza paura insieme a magistrati, avvocati, psicologi, per assistere le donne vittime di violenza, in una intervista al Corriere della Sera, ha riferito di aver conosciuto Weinstein.

“Ha distribuito il film Il postino, ma con me si è comportato in maniera corretta – ha raccontato Cucinotta-. E mi meraviglio di quanto è accaduto, perché in America, dove ho vissuto a lungo, gli uomini sono terrorizzati dalle denunce e difficilmente si espongono: temono di fare complimenti o avances eccessive e addirittura ci sono quelli che evitano di prendere l’ascensore da soli con una donna!”

L’artista ha aggiunto di non voler giudicare il comportamento del produttore di Hollywood, “ma dico solo che queste storie avvengono ovunque – ribatte- , in tutti gli ambienti lavorativi, e soprattutto in Italia dove non esistono leggi che tutelino seriamente il mondo femminile dai soprusi maschili”. Cucinotta ritiene che anche gli uomini possano essere molestati da altri uomini. “Ma occorre avere il coraggio di denunciare subito e non aspettare vent'anni, altrimenti a che serve?”

È dello stesso parere dell’attrice l'assessore regionale alle Politiche Sociali e Pari opportunità per l’Abruzzo, Marinella Sclocco. “Purtroppo la Cucinotta dice bene, bisogna denunciare subito, ma non sempre è facile trovare la forza per uscire allo scoperto. Patisco insieme a quelle donne che non riescono farlo, perché la rete maschile è fortissima. A volte, si corre persino il rischio di essere emarginate e di sentirsi sole, perché la comunità non ti appoggia.”

Secondo Sclocco, quindi, occorre un lavoro capillare che coinvolga l’intera collettività, affinché si riesca a modificare il sentire sociale e l'atteggiamento cultura. “A chi non ha il coraggio di affrontare tutto da sola, suggerisco di chiedere aiuto. Esistono diversi tipi di sportelli e molti centri antiviolenza che forniscono assistenza per ogni esigenza: psicologhe, avvocati, volontarie che hanno la funzione di accompagnare le persone molestate, picchiate o violentate in un percorso lungo e doloroso, senza che la donna si senta costretta a fare nulla”.

L’assessore ritiene, come l’attrice, che il genere femminile sia continuamente esposto al rischio di diventare vittima. “L’uomo è ovunque e episodi simili accadono dappertutto, nelle università, a lavoro, per strada”.

E in politica? Quella abruzzese sembra tra i settori più misogini e maggiormente zavorrati da pregiudizi, visto che l’amministrazione D'Alfonso, composta da otto elementi compreso il presidente, conta appena una donna, Marinella Sclocco, appunto. “La politica è lo specchio di quello che avviene nella società - sostiene l'assessore- , non posso affermare di essere venuta a conoscenza di episodi specifici, però posso constatare che in Abruzzo, e anche nelle altre regioni, difficilmente le donne rivestono ruoli apicali. Non mi vengono in mente, ad esempio, nomi di donna che svolgano la funzione di primario in ospedale – prosegue -. Inoltre, ad eccezione della rettrice dell’Università dell’Aquila, Paola Inverardi, i rettori abruzzesi sono tutti uomini”.

Intanto, negli Stati Uniti, sono in molti a schierarsi contro Harvey Weinstein, accusato di molestie e violenza sessuale da ben 40 donne. Prosegue il successo della campagna ‘Mee too’, lanciata su Twitter da una delle attrici molestate sul lavoro Alyssa Milano, e il sindacato dei produttori di Hollywood (la Pga) ha iniziato le procedure di espulsione di Weinstein.

"Qualsiasi tipo di molestia è del tutto inaccettabile. Questo è un problema sistemico e diffuso che richiede l'intervento dell'intero settore", incalza l'organizzazione in un comunicato stampa. Prima di procedere all’'espulsione definitiva (votata all’unanimità dal collegio sindacale), Weinstein avrà la possibilità di difendersi. Il 6 novembre è previsto il responso finale.

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