Stipendi regionali: il centrodestra ritocca la legge del '99 e il direttore generale guadagna 10mila



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
04/11/2025 alle ore 08:18



Con un emendamento approvato il 29 ottobre, il consiglio regionale dell’Abruzzo ha modificato la storica legge 77 del 1999, introducendo un aumento salariale per il direttore generale della Regione. La novità arriva attraverso una cosiddetta “interpretazione autentica”, uno strumento legislativo che permette di chiarire — e di fatto riscrivere — una norma, con effetto retroattivo di cinque anni.

La legge del ’99, varata durante la presidenza Falconio (centrosinistra), stabiliva che lo stipendio del direttore generale non potesse superare del 20% quello del direttore di dipartimento più alto in grado, ovvero quello della Sanità. Con la nuova interpretazione, però, quel 20% si calcola “sul complesso degli emolumenti stipendiali”, non più su alcune singole voci. Il risultato è un incremento di circa 8-10mila euro l’anno.

A presentare l’emendamento è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Massimo Verrecchia. La modifica è stata inserita all’interno di una legge apparentemente innocua dedicata alle cooperative di comunità, approvata dopo sette ore di discussione e cinque sospensioni.

Nel 2024, il direttore generale Antonio Sorgi percepiva circa 117mila euro annui tra retribuzione, premi e indennità. Ora, con la retroattività dell’emendamento, potrà chiedere un ricalcolo degli ultimi cinque anni. Il suo successore, Vincenzo Rivera, appena nominato dalla giunta Marsilio, riceverà invece direttamente la nuova retribuzione.

Il presidente Marco Marsilio ha espresso “stima e gratitudine” per Sorgi, che dopo il pensionamento ha continuato a lavorare gratuitamente fino alla nomina del nuovo direttore.