Chieti ha due religioni laiche, l’acqua quando c’è… e il Marrucino quando si accende il lampadario. In autunno il rito è doppio: si stira la seta, si lucida lo smoking, si finge di conoscere il libretto a memoria, poi si entra e, magia, Rossini fa quello che l’acqua non sempre fa, scorre.
1) Il calendario (serio) e l’ironia (spettinata)
- Domenica 5 ottobre 2025, ore 18:00 — Duo internazionale: Alexander Chaushian (violoncello) & Enrico Pace (pianoforte). Programma “da brividi bene”: Debussy, Beethoven, Brahms, Rachmaninov. È la serata che fa felici i fanatici del pedale di risonanza.
- Venerdì 17 ottobre, ore 20:30 e Domenica 19 ottobre, ore 17:30 — Il barbiere di Siviglia. Regia Gianmaria Romagnoli, sul podio M° David Crescenzi. In buca l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese e in palcoscenico il Coro del Teatro Marrucino. Cast: Raffaele Facciolà (Figaro), Marco Puggioni (Conte), Valentina Coletti (Rosina), Emilio Marcucci (Bartolo), Andrea Tabili (Basilio), Giulia Bruni (Berta), Paolo Gatti (Fiorello/Ufficiale). Se non canticchiate “Largo al factotum” all’uscita, vi rimborsiamo… le figuracce.
- Domenica 26 ottobre, ore 18:00 — Serata made in Chieti: Schola Cantorum “Settimio Zimarino” & Ensemble Armonie diretti da Gabriele Di Iorio. Dal Rinascimento al contemporaneo: Palestrina, Bach, Fauré, Ola Gjeilo. Applausi a casa nostra.
Nota di servizio: la programmazione d’ottobre fa parte di una Stagione Concertistica 2025 lunga da maggio a novembre, curata dal M° Giuliano Mazzoccante, ovvero non è una botta e via, è un disegno a cui siete arrivata alla fine!
2) Perché aprire con Rossini qui non è marketing, è genealogia
Il Marrucino nasce nel 1818 come “Real Teatro S. Ferdinando”, progetto di Eugenio Michitelli costruito sulla ex chiesa di Sant’Ignazio. Pochi giorni dopo l’inaugurazione, sul palco sale La Cenerentola. Oggi si apre con Il barbiere di Siviglia, chiamiamola coerenza storica più che tradizione.
E nel 1861, archiviata la monarchia borbonica, il nome diventa Teatro Marrucino; nel 1872 arrivano loggione e stucchi nuovi di zecca, con sipario dipinto da Giovanni Ponticelli (“Il trionfo di Asinio Pollione”), da allora, quando Chieti dice “teatro”, intende questo teatro.
Status attuale: Teatro Lirico d’Abruzzo (2001), Teatro di Tradizione (2003), e iter parlamentare in corso per il riconoscimento a Monumento Nazionale, il tutto non per vanità ma per blindare futuro, fondi e rispetto.
3) Biglietti, abbonamenti e l’eterno dilemma: platea o loggione?
Opera (Stagione Lirica 2025)
- Abbonamento 3 opere (Barbiere, Don Giovanni, Rigoletto):
- Platea / Palchi Platea & I ordine centrali: €170
- Palchi II & III centrali: €120
- Palchi Platea & I laterali: €95
- Palchi II & III laterali: €70
- Balconata: abbonamento non previsto (ma c’è il singolo).
- Ridotti Under 25 e Over 65 dove indicato. Chi fa il finto under 25 stoni pure… alla cassa.
- Biglietti singoli: variano per settore; ridotti per Under 25/Over 65. Vendite: abbonamenti dall’11 settembre ore 12:00; biglietti singoli dal 28 settembre. Canali: online su circuito Ciaotickets, punti vendita autorizzati, botteghino del teatro.
Concerti (Stagione Concertistica)
- Intero €16, Ridotto €10 (Under 25/Over 65). Biglietti in vendita già da aprile: qui il “sold out” non perdona i ritardatari.
Botteghino (quando bussare)
Piazza G. G. Valignani 1 – Tel. 0871 330470 – botteghino@teatromarrucino.eu
Orari: mar–dom 10:00–13:00 e 17:00–20:00. Lunedì, come i parrucchieri, si riposa.
4) Anatomia di un Barbiere: cosa ascolterete davvero
Rossini affila le forbici su due arie-icona: “Largo al factotum” e “Una voce poco fa”. Trama? Figaro costruisce trucchetti per far vincere l’amore al Conte contro il geloso Bartolo. Ritmo, ensemble fulminanti, spiritosaggini senza data di scadenza. Se poi uscite convinti di poter fare i recitativi a cena… avvisate i vicini. (Tutti i dettagli produttivi e il cast, con nomi e cognomi, sono nella scheda ufficiale della stagione.)
5) Internazionale e cittadina
- 5 ottobre: Chaushian & Pace. Il violoncello canta, il pianoforte risponde: dall’impressionismo di Debussy alle architetture di Beethoven, fino alla malinconia Brahms/Rachmaninov. Perfetto per chi misura il pathos in numero di fazzoletti.
- 26 ottobre: Schola Zimarino + Ensemble Armonie. È la serata che spiega perché un Teatro di Tradizione è anche casa: la città sale sul palco e si sente al centro del mondo, tra Palestrina e Gjeilo.
6) Pagella (im)pertinente di LiberalChic
- Scelta del titolo inaugurale: Rossini su Rossini, dal 1818 a oggi. 10 (con standing ovation).
- Cast & team: garanzia di mestiere (Crescenzi in buca, Romagnoli in regia; ISA e Coro di casa). 9.
- Strategia concertistica: finestre sul mondo + radici locali. 8½
- Trasparenza info e prezzi: chiaro, con ridotti giusti e calendario vendite puntuale. 9.
- Identità: tra Teatro di Tradizione e iter da Monumento Nazionale. Qui siamo all’orgoglio cittadino certificato. 10.
7) LiberalOpinion
- Aprire col Barbiere non è comodo, è intelligente - è il modo più pulito per dire: “questa è casa della lirica italiana e non da ieri”. Il teatro è un racconto coerente nel tempo; qui la coerenza è programmata, non la sete.
- Concerti: la doppia vite giusta - un internazionale “da curriculum” e un cittadino “da comunità”. Se un teatro non è anche palestra per i suoi, diventa un museo con la biglietteria. Qui, per fortuna, non succede.
- Prezzi e ridotti: promossi -under 25 e Over 65 non come slogan, ma nei listini. Si può sempre discutere di politiche di accesso, ma le porte sono aperte e le istruzioni leggibili.
- Monumento Nazionale: sì, grazie. - non come medaglia da spolverare, ma come leva per risorse e progettazione lunga. Un teatro vive di cartelloni, ma sopravvive di manutenzione e visione.
Cosa scegliere se è la prima volta: Barbiere (garantito anti-noia) + 26 ottobre (il piacere di vedere i nostri sul palco). Chi vuole la “sberla romantica”, scelga 5 ottobre.
Chissà che non mi riconosciate come il vs canterino #LiberalChic