In Abruzzo sono arrivate proposte per la realizzazione di 2.033 posti letto a tariffa calmierata nell’ambito del bando nazionale per l’housing universitario promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). L’iniziativa, sostenuta con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dispone complessivamente di 1,2 miliardi di euro.
Secondo i dati diffusi, le candidature sono state presentate tramite le Aziende per il diritto allo studio universitario e ripartite tra i quattro atenei regionali: 1.521 posti a L’Aquila, 83 a Chieti, 101 a Pescara e 328 a Teramo. Il bando resta tuttora aperto, perciò sarà possibile avanzare ulteriori richieste.
Su scala nazionale, il totale delle domande pervenute raggiunge quota 60.300 posti letto, con la Cassa Depositi e Prestitiche ha affiancato il MUR nella gestione tecnica dell’intervento.
Per quanto riguarda i finanziamenti già assegnati in Abruzzo, sono stati cofinanziati 185 posti letto con un investimento pari a 13,17 milioni di euro. Oltre al PNRR, la strategia per ampliare l’offerta di residenze universitarie si lega anche alla legge 338/2000, che prevede contributi ministeriali fino al 75% dei costi per nuove costruzioni, ristrutturazioni, riqualificazioni e acquisizione di immobili da destinare a studentati.
Il ministro Anna Maria Bernini ha sottolineato il valore dell’iniziativa: «Investire sull’housing universitario significa garantire equità sociale e rafforzare il diritto allo studio. Con queste misure rendiamo il nostro sistema accademico più attrattivo e competitivo, evitando che le difficoltà economiche possano penalizzare gli studenti meritevoli».
Secondo Bernini, la risposta dell’Abruzzo al bando rappresenta «un impegno concreto per il futuro delle nuove generazioni e per la crescita del Paese».