IL TALLONE D'ACHILLE



di LiberalChic
Categoria: Tallone D'Achille
25/09/2025 alle ore 09:07



“Chieti, capitale della sete programmata” 
Se vivi a Chieti, il buongiorno non s’inizia con il caffè ma con la liturgia del browser, apri i siti di ACA e SASI e controlli il calendario delle “chiusure programmate”. Oggi tocca al tuo quartiere? Sorpresa: spesso sì, e non è più “emergenza estiva”, è prassi per 37–42 Comuni a rotazione. Lo dicono i comunicati e i bollettini delle ultime settimane: l’unica cosa davvero puntuale, da mesi, è l’interruzione dell’acqua. 

La satira finirebbe qui, se non fosse che questa aridità organizzata convive con una piena di miliardi, sigle e slide: PNRR, FESR, FSC, perfino la BEI. Piovono finanziamenti, ma nel lavandino arriva l’eco, e allora facciamo quello che qui facciamo meglio: mettiamo in fila i fatti, e poi sì, tiriamo le somme,  con amore, s’intende! 

1) Il dato che fa ridere amaro: dispersione al 71,7% 

Chieti detiene un primato nazionale: oltre sette litri su dieci si perdono prima di arrivare al rubinetto. No, non è un refuso: 71,7%. Se versi dieci bicchieri, ne bevi meno di tre. Questo numero non è una metafora: è il certificato di un colabrodo ereditato da decenni, su una rete con ampi tratti del 1959 che non ha visto manutenzioni strutturali degne di questo nome. 

Nel 1891 si festeggiò l’acquedotto dalla Maiella come il trionfo del “civile progresso”, oggi celebriamo la distrettualizzazione… del disagio. Tra i due estremi, una città che possiede perfino tracce d’acquedotto romano ipogeo ma fa la guerra ai serbatoi moderni, la Storia morde. 

2) La danza dei milioni: progetti in corso di promess e scadenze 

ACA – Riduzione perdite (PNRR M2C4) 
Obiettivo: -35% perdite. A inizio 2025 si mostrano 870 km di rete distrettualizzata (su 1.297) e 29.183 contatori smart installati (su 64.774). Un gran bel numero, ma intanto prosegue la turnazione. Termine lavori tra 2025 e 2026

ACA – Sostituzione reti obsolete (Chieti) 
Pacchetto dedicato al capoluogo (circa 4 milionirichiesti/annunciati a metà 2024) per cambiare condotte vetuste. Gli utenti, nel frattempo, già vedono la campagna massiva di sostituzione contatori in città (PNRR). 

SASI – Potabilizzatore & ricerca perdite 
Qui si parla in grande: 47 + 15 milioni PNRR, incremento di portata fino a 200 l/s e recupero 38% perdite su sedici comuni. Cronoprogramma: marzo 2026

ACA – Adduttrici principali 
Collettore Pescara (15 milioni) e rifacimento Popoli–Chieti (8 milioni). Scadenze che guardano al 31/12/2025 e dintorni.

BEI – Finanziamento da 30 milioni 
A febbraio 2025 ACA annuncia il loan per “efficienza e resilienza” del servizio nell’area vasta. La resilienza per ora è soprattutto quella dei cittadini. 

3) Governance da vertice e problemi di tutti i giorni 

Quando il rubinetto piange, scatta il vertice in Prefettura. È successo il 9 gennaio 2025: Prefetto, sindaci, Regione, gestori. Copione noto: la Regione elenca milioni stanziati; i gestori raccontano cronoprogrammi; i sindaci chiedono “chiarezza” e “soluzioni rapide”. Risultato? L’indicazione, grandemente ovvia, è di migliorare i flussi informativi con i Comuni.  

Se lo deve ricordare il Prefetto, vuol dire che il circuito ordinario non funziona. 

Nel frattempo, si ammette ciò che i tecnici sanno bene: aprire e chiudere i serbatoi per razionare crea picchi di pressione che sfondano i punti deboli della rete, generando nuove rotture “non preventivabili”, dunque il rimedio alimenta la malattia.  

4) La voce degli assetati 

Chiediamo acqua da bere, non per le piscine.” Non è un meme: è lo slogan di un sit-in sotto la sede SASI a Lanciano. Gente sotto la pioggia per chiedere… acqua. E quando i guasti non vengono comunicati in tempo, il disservizio diventa affronto. Perfino lo Sportello online ogni tanto decide di “non funzionare”, regalando un simbolo perfetto del rapporto fra utenza e istituzioni, da qui le richieste di commissariamento e persino le ipotesi di class action

5) Che cosa si può fare subito (non nel 2026) 

  • 1. Calendario unico e vincolante(ACA/SASI/Comune): una sola pagina ufficiale con mappa per vie e oraripush notification via app/WhatsApp; aggiornamento in tempo reale su guasti e ripristini. Il cittadino deve sapere primaquando lavarsi i capelli. 
     

  • 2. KPI pubblici mensili: perdite reali stimate, chilometri sostituiti, rotture/100 km, tempi medi di riparazione, quartieri con più interruzioni. Niente acronimi da convegno: cinque numeri in homepage, ogni 30 giorni. 
     

  • 3. Piano antishock pressione: dove la turnazione è inevitabile, si gestiscano le manovre per ridurre i picchi (valvole, sequenze, modulazioni), altrimenti i lavori nuovi alimentano rotture vecchie. 
     

  • 4. Autobotti “a chiamata” con corsia preferenziale per anziani, famiglie con neonati, fragili; modulo unico digitale e numero verde dedicato. L’emergenza è sociale, non solo idraulica. 
     

  • 5. Tagliando d’inverno: rapporto pubblico a fine gennaio 2026 sui benefici effettivi delle opere chiuse a dicembre 2025 (adduttrici), con scostamenti dal piano e correzioni. Se sbagli una previsione, la correggi: è la scienza, bellezza
     

6) Domande scomode  

  • ● Perché i contatori “smart” non hanno già risolto? 
    Perché misurare meglio non tappa i buchi: serve sostituire tubazioni e governare la pressione. Gli smart meter sono un abilitatore, non una bacchetta magica. 
     

  • ● “Ma piovono milioni, dove finiscono?” 
    In cantieri veri (adduttrici, potabilizzatori, distretti). Il punto è la tempistica: i benefici arrivano a ondate e intanto la città raziona
     

  • ● È colpa di ACA o di SASI o del Comune o della Regione? 
    Di tutti e di nessuno se ognuno fa “il suo pezzo” senza un direttore d’orchestra: quando la Prefettura deve ricordare di comunicare, il problema è di governance

7) LiberalOpinion  

  • 1. La sete è un fallimento di sistema, non di stagione. Finché la riduzione perdite resta una slide e la pressione si manovra “a strappi”, continueremo a chiamare “programmazione” ciò che è cronica insufficienza
     

  • 2. I soldi ci sono (finalmente), ma il tempo è già scaduto. Gli utenti giudicheranno marzo 2026 (SASI) e entro fine 2025/inizio 2026 (ACA): o vedono turnazioni dimezzate, o i miliardi diventano satira involontaria
     

  • 3. Comunicazione: basta PDF, serve un cruscotto cittadino con cinque numeri e una mappa; se non lo vediamo, significa che non ci credono nemmeno loro. 
     

  • 4. La politica locale faccia la politica dell’acqua, non del post su Facebook. Un patto di trasparenza tra Comune–gestori–Prefettura, con report mensili e sanzioni contrattuali su SLA idrici (tempi di ripristino, coerenza avvisi, copertura autobotti). Se non è scritto e misurato, non esiste. 
     

Nel 1891 a Chieti si festeggiò l’arrivo dell’acqua come un miracolo laico, chissà se netro il 2025festeggeremo, spero, l’uscita dalla sete programmata. Se così non fosse, prepariamoci alla prossima innovazione digitale: l’app che ti manda una notifica push per dirti quando nonpotrai lavarti i denti. Satira? Forse. Ma fino a prova contraria, più realistica di tanti comunicati.  

E finché sono in tempo vado a lavarmi, con affetto e sapone il vs acquatico #LiberalChic