IL TALLONE D'ACHILLE


"ECO.LAN, in house in 10 punti"


di LiberalChic
Categoria: Tallone D'Achille
18/09/2025 alle ore 09:57



La Giunta ha varato una delibera d’indirizzo che propone al Consiglio comunale di affidare – alla scadenza dell’appalto attuale – la gestione dell’igiene urbana “in house” a ECO.LAN S.p.A. 

Dentro la stessa mossa, una promessa, stop al trasbordo a Santa Filomena, tema caldissimo per i residenti, la Giunta parla esplicitamente anche di ingresso del Comune di Chieti nella compagine di ECO.LAN, per far valere il controllo pubblico e una “strategia condivisa” provinciale, ora la parola passa al Consiglio a noi cittadini resta la tribuna. 

Dunque osserviamo… 

1) Prima domanda semplice: che cos’è l’affidamento in house 

“In house” significa che il Comune non fa una gara sul mercato, ma affida direttamente il servizio a una società totalmente pubblica che controlla come se fosse un proprio ufficio(controllo analogo, spesso congiunto con altri Comuni).  

Per legge il modello sta su tre pilastri: 

  • Controllo analogo (l’ente deve poter indirizzare e vigilare davvero su strategie e decisioni); 
  • Attività prevalente (almeno l’80% del fatturato della società deve venire dagli enti soci); 
  • Capitale privato assente (salvo rare eccezioni che non diano potere di veto). 

Queste regole sono scolpite nel TUSP (d.lgs. 175/2016) e nel nuovo Codice dei contratti(d.lgs. 36/2023), con linee operative ANAC su statuti e controllo.  

2) Chi è ECO.LAN  

ECO.LAN è una S.p.A. a capitale 100% pubblico con 67 Comuni soci (75 “equivalenti” considerando alcune Unioni), che serve circa 220.000 abitanti nelle aree Frentano, Sangro-Aventino, Ortonese-Marrucino e Alto Vastese.  

Fa raccolta e trasporto, avvia a recupero/riciclo, gestisce impianti dove autorizzata; ha una carta dei servizi, app e canali dedicati per utenti e Comunii, per definizione e statuto opera come in-house providing (cioè “braccio operativo” dei Comuni soci). 

3) Cosa succede a Chieti  

  • La Giunta ha approvato la delibera d’indirizzo, chiede un progetto a ECO.LANe indica l’opzione in house come strada preferibile, precisa che si precluderà il trasbordo a Santa Filomena e parla di ingresso del Comune in ECO.
  •  La palla passa al Consiglio comunaleche dovrà valutare e deliberaresull’affidamento, sull’ingresso come socioe – soprattutto – sul contratto di servizio(SLA, standard, penalità, piano di avvio, logistica alternativa a Santa Filomena).
  • Fino alla scadenza dell’appalto attuale non cambia nulla per cittadini e imprese (calendari, contatti, regole). Il subentroscatterà solo dopo la decisione del Consiglio e la stipula degli atti.

4) E per noi utenti?  

Cose che cambiano (dopo il subentro): 

  •  Interlocutore: numero verde, app e modulistica ECO.LAN; 
  •  Governance: il Comune (diventando socio ECO.LAN) avrà leve più dirette su standard e qualità (controllo analogo congiunto con gli altri soci); 
  • Logistica: il trasbordo non si farà più a Santa Filomena se la clausola verrà contrattualizzata; servirà un sito alternativo e misure anti-odori/rumore/traffico. 

Cose che non cambiano: 

  • Calendari di raccolta e regole domestiche: inizialmente restano quelle in vigore; eventuali ottimizzazioni arriveranno con una nuova programmazione condivisa. (Questo evita shock al sistema e disservizi in avvio.) 

5) La domanda che interessa a tutti: TARI su o giù? 

La TARI non la decide il karma, la regola ARERAcol Metodo Tariffario Rifiuti MTR-2 (2022-2025), che riconosce costi efficienti e programmati. Un cambio di gestore non è di per sé uno sconto: la bolletta scende solo se il nuovo assetto produce efficienze misurabili (logistica, impianti, qualità della differenziata, minori scarti, minore evasione tariffaria). ARERA ha anche aggiornato il quadro 2025 confermando l’impianto MTR-2 e la logica “costi efficienti”. Traduzione: più probabile stabilità nel breve, con benefici graduali se la macchina gira meglio.

6) Lavoratori e servizio 

Nei passaggi di gestione rifiuti operano clausole sociali e tutele del CCNL, in genere il personaleaddetto al servizio viene riassorbito dal subentrante, assicurando continuità operativa. Il punto vero è il Piano di Avvio, SLA (tempi massimi di ritiro, gestione ingombranti, pulizia strade), penalità per disservizi, canali utente(app, numero verde, ticket tracciati). Se il contratto li scrive bene, il cittadino se ne accorge subito (in meglio); se li scrive male, pure (in peggio). (Qui la delibera d’indirizzo non entra nel dettaglio: lo farà il progetto/contratto al vaglio del Consiglio.)

7) Il nodo Santa Filomena (meno odori, più trasparenza) 

La delibera promette di precludere il trasbordonell’area di Santa Filomena, ottimo sul piano politico-sociale, ma tecnicamente conta dove e come si riorganizza la logistica, indicare il nuovo sito, gli orari, le mitigazioni (rumori, traffico, odori), le misure di monitoraggio e i tempi di attuazione. Senza queste righe nel contratto, lo stop rischia di essere un trasloco del problema più che una soluzione.  

8) Perché un in house può convenire (e quando no) 

I possibili vantaggi 

  • 1. Leve pubbliche: con il controllo analogo congiunto i Comuni possono fissare obiettivi, KPI e penalità con più presa rispetto a un gestore “di mercato” lontano 
  • 2. Scala industriale: flotte, officine, impianti condivisi su ~220mila abitanti → potenziale costo unitario più basso e più resilienza.
  • 3. Coerenza d’ambito: l’AGIR coordina l’ATO Abruzzo; un’infrastruttura in house provinciale facilita programmazione e impianti.
  • 4. Certezza giuridica: il modello ECO.LAN ha già superato ricorsi al Consiglio di Stato.

I rischi veri 

  • 1. Lock-in pubblico: senza gara periodica, la disciplina la fanno trasparenza e benchmark. Se il controllo analogo resta sulla carta, l’in-house diventa monopolio senza merito.
    Transizione: ogni subentro ha fisiologici sbalzi (numeri, app, giri). Qui si vede la qualità del contratto. 
  • 2. TARI: se i costi reali non scendono (logistica/impianti), non scenderà per magia la bolletta (MTR-2 “paga” la realtà, non le intenzioni).
  • 3. Santa Filomena: promessa forte, ma va incisa nel contratto con site plan alternativo e indicatori di impatto.
     

9) La checklist (minima) che il Consiglio dovrebbe pretendere, subito 

  • Piano di subentro pubblico: date, SLA, penalità, canali utenti, presa in carico ingombranti, kit e comunicazione capillare; 
  • Logistica senza Santa Filomena: mappa siti, orari, mitigazioni odori/rumore/traffico, cronoprogramma;
  • PEF/TARI a 3 anni secondo MTR-2: scenari base/efficienze/investimenti, effetti per domestiche e non domestiche;
  •  Qualità tecnica: obiettivi su raccolta differenziata, impurità, scarti, tempi medi di evasione richieste, report trimestralipubblici; 
  •  Personale: applicazione clausole sociali, formazione, sicurezza; 
  • Strumenti utenti: app ECO.LAN, calendario personalizzato, prenotazioni online, ticket tracciati.

10) LiberalOpinion 

  • 1. Per un capoluogo come Chieti, l’in-house è una scelta razionale se e solo seviene accompagnata da governance muscolare (controllo analogo vero, non 
  • cerimoniale) e da obiettivi misurabili (KPItrimestrali pubblici). Altrimenti si cambia il logo sul camion, non il servizio.  
  • 2. La TARI è un termometro, non una leva politica: con MTR-2 scende quando scendono davvero i costi e migliora la qualità (meno scarti, più riciclo, meno chilometri “a vuoto”). “Sconti a prescindere” sono zucchero filato.  
  • 3. Santa Filomena è il test etico-tecnicodella riforma: lo stop al trasbordo deve avere indirizzo logistico alternativo e misure di monitoraggio. Se non c’è, è green-washing territoriale.  
  • 4. Ingresso di Chieti in ECO.LAN: è coerente con l’in-house (serve per esercitare il controllo analogo) e con l’idea di scalaprovinciale. Ma più soci significa anche più responsabilità: trasparenza, dati, confronti pubblici.  

 

Detto questo aspettiamo la fumata bianca sulla nostra amata Teate, e che questa volta 

non sia dovuta a nessuna discarica abusiva, saluti #LiberalChic