Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio (FdI), ha ribadito durante un summit a Teramo la volontà di procedere con il collegio unico regionale, che sostituirà i quattro provinciali: “Non serve che tutti siano d’accordo, è un impegno elettorale su cui si fonda il nostro programma. Vogliamo una classe dirigente che rappresenti tutta la regione, non solo le singole province”.
Marsilio ha riconosciuto che nella maggioranza esistono resistenze, soprattutto dalle aree interne che temono uno sbilanciamento verso i territori costieri più popolosi e verso chi dispone di maggiori risorse economiche per le campagne elettorali. Possibili emendamenti sono allo studio per riequilibrare la riforma.
Altro tema centrale, l’aumento del numero degli assessori da 6 a 8, reso possibile da una recente norma nazionale. L’iter sarà lungo: serve la modifica dello Statuto, il passaggio in commissione e due votazioni in Consiglio regionale distanziate di almeno due mesi. L’intero percorso potrebbe richiedere dai sei mesi a un anno. Nessun aumento di spesa, ha assicurato Marsilio: i compensi saranno ridistribuiti.
Tra i papabili per entrare in Giunta: il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri (FI), la vicepresidente vicaria Marianna Scoccia (Noi Moderati) e il sottosegretario Daniele D’Amario (FI). Si valuta anche l’introduzione di un secondo sottosegretario.
Tra le altre priorità emerse: riforma del sistema idrico con la riduzione degli enti gestori da 6 a 2, accorpamento delle aziende per il diritto allo studio, gestione selettiva dei cervi tramite Polizia provinciale e riduzione del debito sanitario, che per il 2025 dovrebbe scendere a 85 milioni di euro.