Dal 1° settembre sono in vigore i contratti di solidarietà per 2.297 dipendenti dello stabilimento Stellantis di Mirafiori, tra carrozzeria, presse, costruzione stampi e linee Maserati. La misura, che durerà fino al 31 gennaio, è stata adottata per gestire la fase di transizione verso la produzione della nuova Fiat 500 ibrida, attesa sulle linee il prossimo autunno.
L’8 settembre scatterà la stessa misura a Pomigliano d’Arco e coinvolgerà tutti i 3.750 lavoratori. Per loro è prevista una riduzione dell’orario di lavoro fino al 75%, complice il calo della domanda che ha già costretto a rallentare la produzione di Panda e Alfa Romeo Tonale.
In Abruzzo cresce la preoccupazione per il sito di Atessa, Chieti, il più grande impianto europeo per i veicoli commerciali leggeri. Dopo la pausa estiva, circa 400 operai non sono rientrati, il turno di notte resta sospeso e la produzione giornaliera di Ducato è scesa da 970 a circa 650 unità. Rimane attiva la cassa integrazione che coinvolge centinaia di addetti.
La Uilm regionale denuncia che la transizione ecologica sta erodendo occupazione e prospettive industriali, mentre il Partito democratico parla di “bomba sociale”, con fino a 1.500 posti diretti e dell’indotto a rischio.
I sindacati hanno chiesto un incontro urgente con il Ceo Antonio Filosa per definire un piano di rilancio del sito abruzzese, ritenuto strategico per l’economia della Val di Sangro e dell’intera regione.