Brasile, la ripresa economica e il caos politico-giudiziario




Categoria: ESTERI
31/05/2017 alle ore 18:39



San Paolo, 31 mag 11:08 - (Agenzia Nova) - Nei tribunali e nelle istituzioni politiche, uno sciame sismico ininterrotto. Dinanzi agli imprenditori, la difesa di un'economia che nonostante tutto è in ripresa. Il presidente brasiliano Michel Temer cerca negli investitori internazionali la sponda giusta per uscire da una situazione di crisi, politica e personale, che minaccia ogni giorno di più la stabilità del paese. A San Paolo, aprendo il Forum di investimenti Brasile 2017, il capo di Stato ha promesso di portare il paese alle elezioni dell'anno prossimo con la "casa in ordine. Chi prenderà questa locomotiva nel 2018 si troverà il paese in carreggiata". La recessione, dura, che aveva colpito il Brasile fino allo scorso anno, pare passata. Giovedì si conosceranno i dati aggiornati e ufficiali sul Pil ma il bilancio del primo trimestre fatto dalla banca centrale parla di una crescita dell'1,12 per cento, il primo segno positivo registrato dal 2015. Bene anche l'occupazione, che ad aprile è aumentata di 60mila unità. Le fondamenta su cui il governo Temer issa le promesse di stabilità sono almeno due: una riforma del sistema previdenziale dalla quale, anche al netto delle tante rettifiche imposte dalla contrattazione con le parti sociali, ci si attende un alleggerimento della pressione sulle casse pubbliche. E l'aver fissato in Costituzione un tetto certo alla spesa del governo federale per i prossimi venti anni. È anche per questo che il quotidiano "El Pais", nella sua edizione brasiliana, esalta la figura centrale del ministro delle Finanze Henrique Meirelles, ipotizzando per lui un ruolo di peso in una sempre più probabile fase di transizione del paese verso le elezioni generali. Perché, come detto, fuori dal Forum, la situazione è sempre più pesante. Lasciato, non senza critiche, il posto di ministro della Giustizia, Osmar Serraglio ha rifiutato l'incarico alla Trasparenza, dicastero da cui viene il suo sostituto, Torquato Jardim. Serraglio torna così a occupare il suo scranno alla Camera, mandando a casa il deputato supplente Rocha Loures. Questi è uomo chiave in uno dei processi che si stano istruendo ai danni del presidente Temer. A lui sarebbe stato affidato il compito di corriere di alcune tangenti di cui il capo di Stato sarebbe a conoscenza. Lasciata la Camera, Loures non gode più delle protezioni giuridiche costituzionali e potrebbe essere tentato dal vuotare il sacco ottenendo, come in tanti altri casi, uno sconto sulle pene. E il processo in questione, nato da delle registrazioni di Temer ottenute di nascosto da un imprenditore, va avanti: il Supremo Tribunal Federal, l'organo che ha il compito di dettare tempi e modi dei processi alle più alte cariche dello Stato ha dato autorizzazione alla procura di interrogare il capo di Stato. Lo farà per iscritto e dando all'indagato 24 ore di tempo per elaborare le risposte. Ma tanto vale per capire quanto il cerchio della giustizia si stia stringendo su Brasilia.

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