Dopo la sentenza del Tar che ha disposto la ripetizione del voto in 27 sezioni elettorali del Comune di Pescara, interviene il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che non nasconde il suo disappunto per l’intera vicenda e ribadisce il sostegno al sindaco uscente, Carlo Masci.
«Chi perde in modo così netto le elezioni e poi si aggrappa ai verbali per trovare cavilli dovrebbe far riflettere – ha dichiarato Marsilio – ma tant’è, e confidiamo che, come accaduto in altre situazioni, anche questa volta un giudice a Berlino si trovi». La frase, carica di riferimento storico, sintetizza la fiducia del governatore nel giudizio del Consiglio di Stato, cui Masci ha già annunciato ricorso.
Secondo Marsilio, le irregolarità contestate non rappresentano una novità nel panorama elettorale italiano: «Se con lo stesso zelo analitico applicato a Pescara si esaminassero i verbali in qualsiasi grande città, difficilmente troveremmo elezioni completamente esenti da imprecisioni formali». Da qui la convinzione che il ricorso abbia solide basi, perché – spiega – «non si tratta di poche schede, ma di un margine di vantaggio ampio e sostanziale tra il primo e il secondo candidato».
Nel corso della conferenza stampa convocata dal sindaco Masci, Marsilio ha anche preso le distanze dalle accuse più gravi che circolano in ambito politico: «Dispiace constatare come alcuni esponenti dell’opposizione stiano trasformando un ricorso amministrativo in un attacco politico velenoso, parlando di brogli o dolo senza alcun fondamento. È un limite che non si dovrebbe superare, perché mette a rischio la dignità e la reputazione di chi ha operato in buona fede».
Il presidente ha poi sottolineato la differenza tra errori materiali nella compilazione dei verbali e vere e proprie accuse di illecito penale: «Una cosa è discutere sulla correttezza procedurale, un’altra è evocare comportamenti criminali. C’è un confine che non va varcato, e siamo pronti a difendere il nostro onore nelle sedi opportune».
Marsilio ha quindi ribadito il suo pieno supporto politico e umano al sindaco Masci e alla sua amministrazione, in vista della prossima tappa giudiziaria che potrebbe rimettere in discussione il risultato elettorale. Il clima resta teso, ma il centrodestra si compatta attorno al primo cittadino, in attesa della pronuncia definitiva del Consiglio di Stato.