Chieti sta riscoprendo la sua anima agricola, solo che stavolta lo fa in versione "smart" e cittadina, e un tocco di modernità.
Hub Agritech: la campagna incontra il futuro
Uno dei progetti più intriganti è sicuramente l’Hub Agritech, che riunisce enti istituzionali, incubatori e centri di formazione (tipo Inhuse, Unci AgroAlimentare e Geosmart Campus, gente seria insomma).
Il progetto si basa su sensori IoT e centraline che monitorano tutto, dall’umidità del suolo alla qualità dell’aria, passando per quei dettagli che forse neanche il vostro orto sul balcone aveva mai considerato.
Questi dati, raccolti e analizzati grazie all'intelligenza artificiale, permettono agli agricoltori di ottimizzare coltivazioni e risorse.
Progetto "Coltiviamoci": quando gli ortaggi diventano social (ma non su Instagram)
Un'altra iniziativa che ha messo radici a Chieti è il progetto "Coltiviamoci, insieme si può", in questo caso, gli orti sociali stanno spuntando un po' ovunque, soprattutto nelle periferie, coinvolgendo giovani, anziani e associazioni.
Non solo si coltivano pomodori e basilico, ma si coltivano anche relazioni umane: insomma, finalmente qualcosa di "social" che non prevede uno smartphone.
Tra una carota e un cavolo, questi orti diventano luoghi di aggregazione vera, con laboratori, incontri e persino teatro sociale.
Bando Agricoltura 4.0 della Regione Abruzzo: i soldi che fanno bene
Naturalmente, non si fa niente senza un po' di budget, ed ecco che arriva il Bando Agricoltura 4.0, che dal 2023 continua a finanziare con ben 1,5 milioni di euro le aziende agricole che scelgono la strada dell'innovazione digitale, e non parliamo solo di qualche app da scaricare sul telefono, ma di tecnologie vere, che migliorano gestione, produttività e formazione tecnica.
Tecnologie e strumenti innovativi: dalla fantascienza alla terra
La rivoluzione agricola teatina non sarebbe possibile senza:
● Sistemi IoT e sensori ambientali: praticamente, i giardinieri digitali che sanno sempre quando innaffiare.
● Piattaforme di intelligenza artificiale: tipo il modello "Jeevn", che prevede il clima con più precisione del vostro meteo sullo smartphone.
● Agricoltura verticale e serre controllate: l'idroponica e l'aeroponica, cioè coltivare senza terra, sembrano cose da film di fantascienza e invece succedono anche a Chieti.
● Hub di ricerca e collaborazione: come AGRITECH, che connette università e aziende. Se pensavate che gli accademici non si sporcassero mai le mani, dovrete ricredervi.
Mi piace immaginare Chieti non solo come una città con qualche orto urbano sparso qua e là, ma come una vera collettività che torna ad incontrarsi tra le terre.
Ora tocca a voi:
● Partecipa attivamente: provate a unirvi a un orto urbano, anche solo per poter dire ai vostri amici hipster che avete finalmente coltivato qualcosa di più interessante del vostro profilo Instagram.
● Mappa il territorio: avete già un angolo verde in mente? Fateci sapere quale.
● Condividi le tue idee: lasciate un commento raccontandoci quale verdura vorreste coltivare (sì, anche i fiori vanno bene).
Adesso vado a scegliere l’outfit agricolo perchè resto
Sempre #LiberalChic