La Commissione regionale Bilancio ha dedicato la giornata di ieri ad un approfondito confronto sullo stato della sanità in Abruzzo, con particolare attenzione al disavanzo delle quattro Aziende sanitarie locali (Asl) e alle prospettive per il 2025. Alla presenza dell’assessore alla Sanità e dei vertici del Dipartimento regionale, sono state delineate le strategie per razionalizzare le spese e migliorare la gestione del servizio sanitario.
Uno dei punti cardine della riforma riguarda la centralizzazione degli acquisti di beni e servizi, un intervento che punta a ottimizzare i costi e migliorare l’efficienza del sistema. Tra le misure annunciate, emerge anche la riduzione del numero delle Asl e una programmazione più strutturata per l’acquisto dei farmaci. Sul fronte del personale, invece, si prevede un blocco del turn over per le figure non sanitarie, con l’obiettivo di contenere la spesa.
Per affrontare le difficoltà economiche, la Regione chiederà una revisione dei criteri di riparto dei fondi ministeriali, puntando a un incremento delle risorse destinate al territorio, considerate le sue specificità geografiche. Parallelamente, il Piano operativo 2025-2027 sarà al centro di un confronto con le parti sociali e verrà discusso anche a livello ministeriale.
La situazione economica delle Asl è un tema cruciale: i dati aggiornati indicano una perdita complessiva di circa 180 milioni di euro, bilanciata in parte dai fondi accantonati nella gestione sanitaria accentrata. Entro la fine di aprile, con l’inserimento dei dati nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), sarà possibile avere un quadro più dettagliato sulla gestione finanziaria delle aziende per il prossimo anno.
Durante la giornata, si sono susseguite le audizioni dei direttori generali delle quattro Asl abruzzesi, seguite dall’intervento degli ordini professionali di medici, infermieri e psicologi. Nel pomeriggio, il confronto si è ampliato con il contributo delle rappresentanze sindacali del settore sanitario.
La discussione odierna ha confermato l’importanza di una programmazione attenta e condivisa, volta a garantire la sostenibilità del sistema sanitario regionale e a migliorare la qualità dei servizi per i cittadini.