Si intensificano le trattative all’interno della maggioranza di centrodestra in Abruzzo per definire l’aumento delle aliquote Irpef necessario a coprire il disavanzo della sanità, stimato in circa 57 milioni di euro. Dopo un lungo vertice con la Lega nella tarda serata di ieri, oggi alle 9.30 è previsto un incontro con Forza Italia, in vista della riunione di Giunta fissata per le 11, durante la quale sarà presentata la manovra.
Il presidente della Regione, Marco Marsilio, sta conducendo una serie di incontri con i principali esponenti della coalizione per cercare una sintesi su un tema particolarmente delicato. Le tensioni si sono acuite dopo che la Lega ha sollecitato un ulteriore confronto con il governatore, avanzando una controproposta basata su tre principi cardine: aumenti progressivi, tutela delle fasce di reddito medio-basse e destinazione esclusiva dei nuovi introiti al settore sanitario.
Anche Forza Italia, che nei giorni scorsi sembrava aver dato il via libera alla misura con alcune condizioni, ha richiesto un incontro con Marsilio per discutere la rimodulazione degli scaglioni Irpef, con particolare attenzione alla salvaguardia dei redditi medi. L’ipotesi più probabile è che, dopo i colloqui bilaterali, si convochi un tavolo unico del centrodestra per raggiungere un accordo definitivo ed evitare ulteriori tensioni.
Le ipotesi in campo
Il piano di rialzo dell’Irpef prevede la salvaguardia dei contribuenti con un Isee fino a 28.000 euro, che manterrebbero l’attuale aliquota dell’1,73%. Gli aumenti scatterebbero per le fasce di reddito superiori, in particolare per i contribuenti con redditi tra 28.000 e 50.000 euro e per quelli oltre i 50.000 euro.
Due le opzioni principali:
Il contesto finanziario
Il deficit complessivo delle quattro Asl regionali è partito da circa 200 milioni di euro, ridotti progressivamente grazie a interventi mirati. Tuttavia, restano da coprire 57 milioni, di cui tra i 30 e i 35 milioni necessari per gli arretrati salariali del personale sanitario.
La strada per un’intesa appare ancora complessa, ma la maggioranza lavora per una soluzione condivisa che garantisca sostenibilità economica e tutela delle fasce più deboli.