Oggi pomeriggio si prospetta un incontro decisivo per il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che si confronterà con i vertici della Lega per trovare un accordo sull’addizionale Irpef. L’obiettivo è quello di ricucire il rapporto e superare le tensioni sorte durante l’ultimo vertice di maggioranza, avvenuto quattro giorni fa, caratterizzato da momenti di forte tensione e dall’uscita polemica del consigliere Carla Mannetti, offesa da alcune dichiarazioni del presidente rilasciate al Tgr Abruzzo. In quell’occasione, Marsilio avrebbe affermato: «Alla prossima intervista ti prendo a calci nel c... e me lo posso permettere perché ti conosco da trent'anni». Alla protesta della Mannetti hanno fatto seguito le uscite del vicepresidente della giunta, Emanuele Imprudente, e del coordinatore regionale della Lega, Vincenzo D’Incecco.
Marsilio ha poi fatto pubbliche scuse alla Mannetti, cercando di ripristinare un clima di collaborazione in vista dell’incontro di oggi. Subito dopo il confronto con la Lega, è prevista per le 18.30 una riunione di Fratelli d’Italia, in cui si cercherà di sintetizzare le diverse posizioni per arrivare a una decisione condivisa sulla questione fiscale che sta dividendo la maggioranza.
La proposta attualmente in discussione prevede una rimodulazione delle aliquote dell’addizionale Irpef. L’idea è di abbassare dello 0,1% la prima aliquota, che riguarda i redditi fino a 28mila euro, portandola dall’1,73% all’1,63%. Al contrario, la seconda aliquota, applicata ai redditi fino a 50mila euro, subirebbe un aumento dello 0,6%, passando dal 2,63% al 3,23%. La terza aliquota, relativa ai redditi superiori ai 50mila euro annui, resterebbe invariata al 3,33%. Questa misura è ritenuta necessaria per azzerare il disavanzo sanitario regionale in vista dell’incontro interministeriale previsto a Roma l’11 aprile.
Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle non risparmia critiche al presidente Marsilio, accusandolo di presentarsi come un moderno Robin Hood, mentre in realtà le sue politiche graverebbero sui cittadini meno abbienti. Francesco Taglieri, capogruppo del M5S in Consiglio regionale, sostiene che il presidente stia aumentando le tasse per lavoratori e pensionati al fine di coprire le inefficienze gestionali della sua amministrazione. Taglieri ricorda che negli ultimi anni sono stati incassati oltre 130 milioni di euro attraverso cartolarizzazioni, fondi che, a suo dire, avrebbero dovuto essere investiti per migliorare i servizi sanitari, i trasporti pubblici e il welfare sociale. Invece, secondo il consigliere, tali risorse sarebbero state utilizzate per eventi e manifestazioni, favorendo la propaganda politica anziché rispondere ai bisogni dei cittadini.
Taglieri prosegue affermando che l’attuale manovra fiscale non rappresenta una soluzione strutturale, ma piuttosto un tentativo di coprire i buchi finanziari accumulati nel tempo, senza considerare l’impatto che tali decisioni avranno sui contribuenti. Denuncia inoltre l’assenza di un piano concreto per affrontare i problemi della sanità regionale, dove permangono liste d’attesa interminabili, carenze di personale e un numero crescente di pazienti costretti a rivolgersi a strutture sanitarie fuori regione.