Stangata fiscale: nuove aliquote Irpef per ripianare il disavanzo sanitario



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
17/03/2025 alle ore 09:03



La Regione Abruzzo si prepara ad aumentare le tasse regionali per far fronte a un buco di bilancio da 57 milioni di euro nel settore sanitario. Una scelta quasi inevitabile per l’amministrazione di centrodestra guidata da Marco Marsilio, chiamata a sanare parte del disavanzo complessivo delle quattro Asl regionali, che ammonta a circa 200 milioni.

Il provvedimento sarà deciso domani durante il vertice di maggioranza convocato d’urgenza dal presidente Marsilio. La misura più probabile prevede l’innalzamento delle aliquote Irpef regionali dall’attuale 1,73% al 3,33%. Sul tavolo ci sono due simulazioni: la più ottimistica prevede il mantenimento dell’aliquota all’1,73% per i redditi fino a 28.000 euro, mentre per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro si salirebbe al 2,63%, e per quelli oltre i 50.000 euro al 3,33%. In questo scenario, l’aumento massimo ammonterebbe a circa 84 euro al mese per i contribuenti con redditi più elevati.

Lo scenario peggiore, invece, prevede un drastico incremento al 3,33% già a partire dal secondo scaglione, con un aggravio fino a 100 euro al mese. Una situazione che porterebbe l’Abruzzo ad allinearsi alla Regione Lazio, attualmente la più tassata d’Italia, dopo anni in cui i contribuenti abruzzesi hanno beneficiato di una delle aliquote più basse del Paese.

Il governatore Marsilio cercherà di sostenere la propria linea durante il vertice, evitando così il rischio di un commissariamento da parte del Tavolo interministeriale, previsto a Roma l’11 aprile. In caso di mancata approvazione di un bilancio sanitario in pareggio, infatti, lo stesso Marsilio potrebbe essere nominato commissario ad acta, assumendo la piena responsabilità della gestione economica del settore.

L’opposizione non ha perso tempo a criticare la decisione, con Silvio Paolucci, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che parla di un “fallimento totale” della giunta Marsilio. Paolucci sottolinea come il centrodestra, dopo aver peggiorato il deficit sanitario, si trovi ora costretto a imporre una stangata fiscale che penalizzerà soprattutto il ceto medio, già gravato dalla riduzione dei servizi sanitari e costretto a ricorrere a cure fuori regione o, peggio ancora, a rinunciarvi del tutto.

Il clima politico si surriscalda, mentre i cittadini attendono con preoccupazione l’esito del vertice di domani.