La ditta metalmeccanica Orsini & Blasioli di Alanno, che conta 50 dipendenti e un fatturato di 12 milioni di euro, potrebbe chiudere a causa del raddoppio della ferrovia Pescara-Roma. A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del PD Antonio Di Marco durante la seduta della Commissione Vigilanza, denunciando il rischio di pesanti perdite economiche e logistiche per le attività coinvolte.
Marco Blasioli, uno dei titolari dell’azienda, ha spiegato che trasferire migliaia di metri quadrati di impianti è un’operazione complessa e costosa. La difficoltà nel reperire materiali edili e l’aumento dei prezzi aggravano ulteriormente la situazione, mentre un fermo prolungato per il trasloco rischierebbe di far perdere commesse acquisite e potenzialmente acquisibili, compromettendo la stabilità dell’impresa.
Di Marco ha chiesto l’intervento dell’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, per aprire un tavolo di confronto che coinvolga tutte le parti interessate. Secondo il consigliere, è fondamentale individuare soluzioni che evitino di compromettere l’economia locale e il futuro delle imprese coinvolte. La proposta ha trovato consenso anche tra le forze di maggioranza presenti.
Dubbi sul progetto ferroviario
Durante la seduta sono intervenuti anche i sindaci di Manoppello e Popoli, Giorgio De Luca e Moriondo Santoro, che hanno espresso preoccupazione per la mancanza di chiarezza sul progetto di velocizzazione della linea Pescara-Roma. Di Marco ha sottolineato la necessità che Rete Ferroviaria Italiana (RFI) fornisca spiegazioni sul destino della stazione di Popoli e sugli accordi presi con i Comuni, come quello di Manoppello, ancora in attesa di risposte concrete.