Il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione, l'avezzanese Massimo Verrecchia, interviene nuovamente sulla questione della sanità locale, prendendo una netta posizione a favore della direzione dell'Asl. Nel mirino del consigliere regionale ci sono le polemiche sollevate negli ultimi giorni, che riguardano anche il documento sottoscritto dai primari dell’ospedale di Avezzano in sostegno alla gestione sanitaria attuale.
Verrecchia esprime il suo apprezzamento per il lavoro svolto dal direttore dell'Asl, Ferdinando Romano, sottolineando un dato significativo: "Grazie al suo impegno, la nostra Asl è l'unica in Abruzzo a registrare un saldo positivo in termini di mobilità attiva, con circa 6 milioni di euro. Questo significa che l’offerta sanitaria è sempre più attrattiva, un risultato che evidentemente dà fastidio a qualcuno, visti i continui attacchi ricevuti in questi giorni".
Il consigliere regionale non risparmia critiche al centrosinistra, accusandolo di strumentalizzare il tema della sanità per fini elettorali. "Alle ultime elezioni regionali, il Pd ha incentrato la sua campagna soprattutto sulla sanità nella Marsica, ma il verdetto delle urne è stato chiaro: il centrodestra ha ottenuto oltre il 60% dei consensi. Ora assistiamo a un nuovo tentativo di propaganda, con il sindaco Di Pangrazio che cerca visibilità su un tema che, sotto la loro amministrazione, è stato letteralmente affossato".
Verrecchia punta il dito anche sulla recente presa di posizione dei primari dell'ospedale di Avezzano, il cui documento di sostegno alla direzione Asl è stato contestato dal centrosinistra. "Se davvero non fossero stati d’accordo con quanto riportato, avrebbero potuto smentire. Il fatto che non lo abbiano fatto la dice lunga", osserva il consigliere regionale, che legge in questa vicenda un ulteriore segnale del distacco tra il Pd e il territorio.
Nel frattempo, sia Verrecchia che i rappresentanti del Partito Democratico hanno effettuato una visita ispettiva all'ospedale di Avezzano, con valutazioni nettamente divergenti. Un confronto che, in vista delle prossime elezioni amministrative, si preannuncia sempre più acceso.