Protesta dei lavoratori Tua: la Regione apre al dialogo



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
27/02/2025 alle ore 09:19



Si è conclusa con un’apertura al confronto la mobilitazione dei lavoratori di Tua, l’azienda di trasporto pubblico abruzzese. Dopo settimane di tensione e due tentativi di conciliazione falliti, ieri mattina i dipendenti hanno manifestato davanti alla sede della Regione, in Piazza Unione a Pescara, per chiedere migliori condizioni di lavoro. Al termine del sit-in, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e l’assessore ai Trasporti Umberto D’Annuntiis hanno promesso un incontro chiarificatore con i vertici aziendali e i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal.

Le richieste dei lavoratori
Tra le principali rivendicazioni dei dipendenti ci sono stipendi adeguati, turni di lavoro più sostenibili e maggiori garanzie sulla sicurezza dopo le continue aggressioni subite dal personale viaggiante. I sindacati denunciano che l’azienda non ha ancora adottato misure come paratie di protezione o sistemi di emergenza collegati con la centrale operativa.

A preoccupare i lavoratori è anche la riduzione del personale: negli ultimi anni, il numero di autisti è sceso da 1.100 a 900, mentre gli amministrativi sono rimasti invariati. Questo ha portato a turni sempre più pesanti e a un aumento dello stress. Inoltre, la pratica dei subaffidamenti a privati viene vista come un tentativo di risparmio a discapito delle condizioni lavorative.

Il ruolo della Regione
Sospiri ha assicurato la disponibilità della Regione ad aprire un tavolo di confronto per individuare soluzioni efficaci, sottolineando l’importanza di Tua come “un’eccellenza da tutelare”. Ha inoltre riconosciuto la necessità di affrontare il problema della carenza di autisti, soprattutto in vista del rinnovo del contratto regionale con l’azienda nel 2027.

Anche l’opposizione ha espresso solidarietà ai lavoratori. I consiglieri regionali del centrosinistra hanno chiesto la convocazione delle commissioni competenti per affrontare le criticità segnalate dai sindacati, tra cui sicurezza, subaffidamenti e carenza di personale.

Ora i lavoratori attendono risposte concrete dal confronto promesso con l’azienda, sperando di evitare uno sciopero generale del trasporto pubblico, già minacciato a livello nazionale per il mancato rinnovo del contratto collettivo scaduto a dicembre 2023.