In Consiglio regionale, riunito eccezionalmente a Pescara, va in scena un dibattito acceso sulla legge MarsicaLand, pensata per promuovere cultura e agroalimentare nella Marsica. Ma il vero colpo di scena arriva dagli emendamenti proposti da Massimo Verrecchia (FdI), che trasformano la norma in un maxi-finanziamento da 25 milioni di euro per l’aeroporto d’Abruzzo e Ryanair.
Nel dettaglio, vengono stanziati 9,3 milioni per il marketing commerciale dello scalo, 1,8 milioni per sicurezza e ottimizzazione delle infrastrutture, e soprattutto 4,76 milioni all’anno, per tre anni, per coprire le tasse aeroportuali che Ryanair avrebbe dovuto versare al Comune di San Giovanni Teatino. Questa mossa, già attuata in Calabria e Friuli Venezia Giulia, convince la compagnia irlandese a basare un secondo aereo a Pescara, con un conseguente aumento del traffico passeggeri.
L’opposizione insorge. Silvio Paolucci (Pd) denuncia l’operazione come un’altra “Omnibus” e chiede trasparenza sugli investimenti aeroportuali. Francesco Taglieri (M5S) critica il metodo e Luciano D’Amico, Patto per l’Abruzzo,mette in dubbio i benefici economici per la Regione. Nessuna risposta concreta arriva dalla maggioranza.
Verrecchia, invece, esulta per l’approvazione della legge, rivendicando il valore culturale ed economico dell’iniziativa. “MarsicaLand sarà un grande evento per il territorio, utile a valorizzare tradizione e turismo. E in più, facciamo decollare anche l’aeroporto.”