Scontro politico sulla nuova sede della Regione Abruzzo



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
24/02/2025 alle ore 09:03



La proposta di realizzare la nuova sede della Regione Abruzzo nell’area di risulta di Pescara continua a dividere il panorama politico locale, con un acceso confronto tra la maggioranza di centrodestra e l'opposizione.

Il progetto, voluto dal sindaco di Pescara Carlo Masci (Forza Italia) e dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio (Fratelli d’Italia), prevede un edificio di oltre 16.000 metri quadrati con 527 stanze e un costo stimato di 32 milioni di euro. L’idea è di collocare la nuova sede regionale in un’area riqualificata e circondata da un parco urbano. Tuttavia, questa scelta è fortemente contestata dal Partito Democratico, dal Movimento 5 Stelle e da altre forze di opposizione, tra cui "Pettinari Sindaco" e "Alleanza Verdi e Sinistra - Radici in Comune". Questi gruppi propongono invece di costruire la struttura nel quartiere Rancitelli, con l'obiettivo di valorizzare una zona segnata dal degrado e di trasformarla in un simbolo di rinascita istituzionale.

A complicare il dibattito si aggiunge il caso di Napoli, dove il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il sindaco Gaetano Manfredi hanno recentemente presentato un ambizioso progetto da 700 milioni di euro per la nuova sede della Regione Campania. Il progetto, firmato dallo studio Zaha Hadid Architects, sorgerà in una zona centrale, nei pressi della stazione, e viene descritto come un’opera strategica per lo sviluppo della città.

Questo parallelismo è stato evidenziato dal presidente del Consiglio regionale abruzzese Lorenzo Sospiri (Forza Italia), che ha attaccato l’opposizione: «A Napoli, gli stessi partiti che contestano il nostro progetto esaltano l’importanza di una sede regionale nel cuore della città. In Abruzzo, invece, parlano di speculazione edilizia. È la solita strategia del "no a tutto", che ha già dimostrato di non funzionare».

Anche il sindaco Masci ha replicato alle critiche: «A chi grida allo scandalo per la nostra proposta, consiglio di guardare il video di Napoli, dove la nuova sede della Regione viene celebrata per la sua collocazione strategica e per il valore simbolico che rappresenta. Noi non stiamo costruendo cemento fine a sé stesso, ma una struttura moderna, efficiente e sostenibile, immersa in un grande parco verde. Il nostro obiettivo è rendere Pescara una città sempre più bella, competitiva e all’altezza delle grandi realtà italiane ed europee».

L’opposizione, però, non ci sta e risponde duramente. I consiglieri comunali del PD contestano il confronto con Napoli e accusano il sindaco di voler cementificare l’area di risulta senza una reale progettazione partecipata e senza informare i cittadini sulla perdita di numerosi parcheggi. «Il progetto napoletano riguarda la riqualificazione di un intero quartiere degradato, mentre quello di Pescara elimina spazio pubblico nel centro della città. Sono due piani completamente diversi», affermano i consiglieri Piero Giampietro, Giovanni Di Iacovo, Francesco Pagnanelli, Michela Di Stefano e Marco Presutti.

Anche il deputato dem Luciano D'Alfonso si schiera contro l’opera: «Non possiamo accettare che la sede della Regione venga costruita nell’area di risulta, aggravando il traffico e sottraendo spazio alla città. Serve una visione più ampia e una collocazione che possa portare un vero valore aggiunto a Pescara».

Lo scontro, dunque, resta acceso e il destino della nuova sede regionale continua a essere un nodo centrale nel dibattito politico cittadino.