Abruzzo, il dibattito sul fine vita entra nel vivo



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
19/02/2025 alle ore 08:54



In Abruzzo il dibattito sul fine vita è tornato al centro dell’attenzione pubblica, alimentato dalla necessità di regolamentare il suicidio medicalmente assistito. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 242 del 2019, che ha riconosciuto la possibilità di ricorrere a questa pratica in determinate condizioni, la Regione Abruzzo ha visto nascere la sua prima proposta di legge di iniziativa popolare su questo tema, presentata il 19 giugno 2023.

La questione è stata recentemente discussa nuovamente in sede istituzionale, con l’audizione di Roberto D’Andrea, attivista dell’associazione "Luca Coscioni", davanti alla Quinta Commissione del Consiglio regionale. Il presidente della Commissione, Paolo Gatti, ha assicurato che nei prossimi mesi saranno ascoltati altri rappresentanti dell’associazione, mentre l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, non ha preso parte alla seduta.

Già nella scorsa legislatura il tema era stato affrontato attraverso incontri con esperti e attivisti, e aveva suscitato interesse trasversale tra le forze politiche. Secondo Riccardo Varveri, coordinatore della campagna "Liberi Subito", numerosi cittadini abruzzesi affetti da malattie gravi e debilitanti si sono rivolti all’associazione per ottenere informazioni. Molti di loro hanno espresso il loro dolore e la loro impossibilità di affrontare un viaggio all’estero per poter accedere al suicidio assistito.

Varveri ha precisato che la proposta di legge non mira a introdurre nuovi diritti, ma a garantire l’applicazione di un principio già sancito dalla Corte Costituzionale, nel rispetto della volontà di chi vive in condizioni di sofferenza insostenibile.

L’importanza di un dibattito rispettoso e approfondito è stata sottolineata anche dalla consigliera regionale del M5S Erika Alessandrini, che ha espresso il suo pieno appoggio all’iniziativa. Secondo Alessandrini, migliaia di cittadini chiedono una normativa chiara e definita sul fine vita, che possa dare certezza a chi si trova in situazioni estreme.

Il Consiglio regionale aveva già discusso la proposta di legge lo scorso 26 giugno, ma ha deciso all’unanimità di rinviarla in Commissione per ulteriori approfondimenti. Con la ripresa delle audizioni, si spera ora in un’accelerazione dell’iter legislativo, dato che entro il 26 giugno 2025 il Consiglio dovrà esprimersi in via definitiva.

I criteri previsti dal testo per poter accedere al suicidio medicalmente assistito includono la presenza di una patologia irreversibile che provochi sofferenze fisiche o psicologiche insopportabili, la dipendenza da trattamenti di sostegno vitale, la piena capacità di autodeterminazione e una volontà espressa in modo chiaro e consapevole.