Torna il dibattito sulla riforma della legge elettorale regionale



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
07/02/2025 alle ore 09:09



In Regione si riapre il confronto sulla riforma della legge elettorale per l'elezione del presidente della Giunta e dei rappresentanti dell'Assemblea legislativa d'Abruzzo. Il progetto di modifica è attualmente all'esame della Commissione per lo Statuto, presieduta dal consigliere regionale Daniele D'Amario.

Al centro della discussione c'è il disegno di legge n. 18 del 2024, presentato dal governatore Marco Marsilio, che propone modifiche alla legge regionale n. 9 del 2 aprile 2013. Tra i principali punti della riforma figurano l'introduzione di un collegio unico, la possibilità di esprimere una tripla preferenza di genere e l'incremento del numero di candidati per lista.

Nella seduta di ieri, la Commissione ha ascoltato in audizione Pierluigi Biondi, presidente di Anci Abruzzo e sindaco dell'Aquila. Durante l'incontro, Biondi ha riportato le opinioni emerse da un primo confronto con i sindaci dell’Anci, mettendo in luce sia i vantaggi sia le criticità della proposta normativa.

Uno dei punti più discussi riguarda l'attuale normativa che impone ai sindaci di dimettersi con largo anticipo rispetto alla presentazione delle candidature alle elezioni regionali. Su questo tema, il Consiglio direttivo dell'Anci, già nel dicembre scorso, si era espresso in maniera unanime, sottolineando la necessità di rivedere le regole sull’incandidabilità dei sindaci nei comuni con più di 5.000 abitanti e sull’ineleggibilità per quelli con più di 2.000 abitanti. Si tratta di una norma considerata da molti come ingiusta e su cui si continua a chiedere una revisione.

A margine della giornata politica, si è tenuta anche una riunione del Comitato per la Legislazione, presieduto da Carla Mannetti, che ha proseguito le audizioni sull’attuazione della legge regionale n. 32 del 21 dicembre 2021, volta a contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni montani.

Durante l'incontro, sono intervenuti i sindaci di Scanno (L’Aquila), Giovanni Mastrogiovanni, e di Villa Celiera (Pescara), Domenico Vespa, in rappresentanza delle aree interne "Valle del Sagittario - Alto Sangro" e "Valfino Vestina". Il confronto ha permesso di raccogliere le istanze dei territori e valutare le strategie migliori per contrastare il fenomeno dello spopolamento.