Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, vuole approvare la nuova legge elettorale entro la prossima primavera, il primo anno della legislatura. Un passo decisivo sarà la riunione della Commissione Statuto, convocata per giovedì alle 15.30 all’Emiciclo.
Il punto più discusso della riforma è l'introduzione del collegio unico regionale, che sostituirebbe le quattro circoscrizioni attuali. Marsilio lo considera essenziale per superare i localismi e migliorare la selezione della classe dirigente, ma la proposta preoccupa alcuni membri della maggioranza e dell'opposizione. I consiglieri di Abruzzo Insieme, ad esempio, temono che le aree meno popolose, come le zone interne, perdano rappresentanza a vantaggio della costa.
La riforma prevede anche: la tripla preferenza di genere (due uomini e una donna o viceversa); l’elezione dei due candidati presidenti più votati tra i non eletti (oggi entra solo il secondo); l’aumento del numero massimo di candidati per lista (da 30 a 45), mentre i consiglieri regionali resterebbero 31.
Un altro punto critico è l’aumento dei costi per la campagna elettorale, che passerebbe da livello provinciale a regionale. Il centrosinistra si è mostrato aperto al dialogo, con il leader dell’opposizione Luciano D’Amico pronto a discutere la proposta.
Giovedì in Commissione sarà ascoltato anche Pierluigi Biondi, presidente dell’Anci Abruzzo e sindaco dell’Aquila, per un confronto sulle possibili conseguenze della riforma.