Caro vita in aumento: stangata per le famiglie italiane nel 2024



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
08/01/2025 alle ore 09:03



Il 2024 si apre con un aumento significativo del costo della vita, destinato a pesare sul portafoglio delle famiglie italiane. Secondo i dati elaborati dall’Unione Nazionale Consumatori, il rincaro medio annuo sarà di 118 euro per una famiglia tipo. Per una coppia con un figlio, la spesa salirà a 225 euro, mentre chi ha due figli dovrà affrontare un aumento di 272 euro. Questi incrementi si collocano in un contesto di inflazione media pari all’1%, un netto calo rispetto al 5,7% registrato nel 2023. Tuttavia, nonostante la diminuzione del tasso di inflazione, il peso sui bilanci familiari resta notevole. Particolarmente colpiti risultano i beni alimentari e le bevande analcoliche, che registrano un aumento medio del 2,1%, più che doppio rispetto alla media generale. Per le famiglie, ciò si tradurrà in una spesa aggiuntiva di 167 euro l’anno per i soli prodotti alimentari, che salgono a 215 euro per una coppia con un figlio e a 239 euro per una coppia con due figli. Secondo i dati provvisori pubblicati dall’Istat relativi al mese di dicembre, l’inflazione annua si è mantenuta stabile al +1,3%, lo stesso livello registrato a novembre. Tuttavia, Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, avverte che il problema del caro vita non è affatto risolto: «L’inflazione media del 2024 è sicuramente più bassa rispetto al 2023, ma i rincari dello scorso anno continuano a gravare sui bilanci delle famiglie e quelli di quest’anno si sommano a questa situazione critica». Dona sottolinea che una coppia con due figli, già appesantita da un aumento di 1.734 euro nel 2023, si troverà ad affrontare un ulteriore incremento di 272 euro nel 2024, portando il totale complessivo a 2.006 euro. Anche per le coppie con un figlio la situazione non è migliore, con un rincaro complessivo che raggiunge i 1.818 euro, sommando i 225 euro di quest’anno ai 1.593 euro del 2023. I prodotti alimentari rappresentano la voce di spesa più colpita, con un aumento medio annuo di 152 euro. Seguono bevande alcoliche e tabacchi (+12 euro), abbigliamento e calzature (+15 euro), mobili e articoli per la casa (+11 euro), trasporti (+24 euro) e servizi sanitari (+21 euro). Anche cultura e spettacoli (+16 euro) e servizi di ristorazione (+73 euro) registrano incrementi significativi. Sul versante opposto, si osservano alcune riduzioni, in particolare per abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-227 euro) e per le comunicazioni (-50 euro), che offrono un leggero sollievo ai bilanci familiari. Federdistribuzione, intanto, evidenzia come l’andamento stabile dell’inflazione a dicembre rifletta una situazione economica ancora fragile, caratterizzata da consumi contenuti e una maggiore propensione al risparmio. «In questo contesto, è essenziale incentivare la domanda interna per garantire la sostenibilità economica del Paese», sottolineano i rappresentanti del settore. Gli interventi previsti nella Manovra a sostegno dei redditi più bassi rappresentano un passo positivo, ma rimane cruciale affrontare le sfide del caro vita con politiche efficaci per bilanciare il contenimento dei costi e il rilancio dell’economia interna.