Il Regno Unito dovrà rinegoziare almeno 759 trattati dopo la Brexit




Categoria: ESTERI
31/05/2017 alle ore 18:31



Londra, 31 mag 11:08 - (Agenzia Nova) - All'inizio degli anni Settanta i messi reali del Regno Unito consegnarono un pacco storico a Bruxelles: una cassa di carte contenente decine di trattati britannici in gran parte assunti dall'Unione Europea con l'adesione del paese. Più di quarant'anni dopo la Gran Bretagna rischia di perdere molto più di quanto ha portato: la cassa è diventata un archivio, centinaia di migliaia di pagine che regolano quasi ogni funzione esterna di una moderna economia, dai piani di volo verso gli Stati Uniti al commercio di suini con l'Islanda alla pesca in mari lontani. Una ricerca del "Financial Times" rivela che il Regno Unito dovrebbe rinegoziare almeno 759 trattati con 168 Stati dopo la Brexit: il giorno dell'uscita dall'Ue, infatti, sarà fuori da tutti gli accordi con i "paesi terzi"; ciò significa che si aprirà un vuoto giuridico in settori chiave delle relazioni commerciali. In una suddivisione per tipologia, il quotidiano conta 295 accordi a rischio nel commercio, 202 nella cooperazione regolatoria, 69 nella pesca, 65 nei trasporti, 49 nelle dogane, 45 nell'energia nucleare e 34 nell'agricoltura, escludendo le intese stipulate nell'ambito delle Nazioni Unite e dell'Organizzazione mondiale del commercio. La Brexit, vista come una questione tra Londra e Bruxelles, aprirà, in realtà, più di 750 mini negoziati separati in tutto il mondo, nei quali tutte le parti rivaluteranno i loro interessi. Per i Brexiter questa prospettiva è liberatoria: potranno essere negoziati accordi migliori o, nella peggiore delle ipotesi, ritoccati gli accordi in vigore sostituendo "Unione Europea" con "Regno Unito". I critici, invece, temono un vortice burocratico, che ingoierà energie e risorse: ogni accordo dovrà essere riesaminato, dovrà essere avvicinato l'interlocutore, si dovranno individuare i decisori, organizzare le riunioni e i viaggi, quindi avviare e concludere le trattative; tutto ciò sotto la pressione del tempo. Alcuni dei 759 trattati sono essenziali, in particolare quelli sui servizi aerei e sul nucleare. Altri sono marginali. Tutti, comunque, dovranno essere valutati. Solo con la Svizzera ce ne sono 49; 44 con gli Stati Uniti e 38 con la Norvegia. Gli accordi commerciali sono quelli economicamente più significativi , eppure l'ostacolo maggiore potrebbe trovarsi al di fuori della sfera del commercio: alcuni dei più importanti accordi esterni della Gran Bretagna – nucleare, trasporto aereo, pesca e servizi finanziari – sono in gran parte o interamente gestiti dall'Ue.

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