Scene di caos e disagi nel comprensorio montano di Passolanciano-Maielletta, dove numerosi automobilisti si sono trovati intrappolati sotto un metro di neve, costretti a spalare per liberare le proprie auto. Quella che doveva essere una giornata di relax sulla neve si è trasformata in un incubo, scatenando un'ondata di polemiche e riaccendendo la frustrazione delle amministrazioni locali, già in passato critiche verso la gestione delle emergenze invernali da parte della Regione.
Nonostante l’intervento dell’ANAS, che ieri ha riaperto le strade di accesso alle piste da sci dopo il via libera delle Commissioni di valutazione valanghe, i disagi sono stati evidenti. A Lettomanoppello, il sindaco Simone D’Alfonso, insieme a esperti e tecnici locali, ha preso parte alle verifiche. Ma l’amarezza tra gli operatori del settore è palpabile. «Quando non c’è neve, il lavoro scarseggia; quando nevica, le strade vengono chiuse e i turisti vengono respinti. È un paradosso che danneggia tutti», commenta un imprenditore della zona.
C’è chi invoca maggiore attenzione anche per la sicurezza delle strade, spesso utilizzate impropriamente come piste per corse clandestine, suggerendo l’installazione di sistemi di videosorveglianza.
Promesse disattese e fondi bloccati pesano sul rilancio del comprensorio. Undici mesi fa, l’assessore regionale al Turismo aveva annunciato la creazione di tre aree di scambio per facilitare l’accesso a Pretoro, Lettomanoppello e Roccamorice, ma i progetti sono ancora fermi. Nel frattempo, le amministrazioni locali e i rappresentanti del settore turistico continuano a chiedere interventi concreti.
«La Regione non può continuare a ignorare il problema, denuncia un consigliere locale, dei 22 milioni stanziati per il rilancio, ne rimangono solo 15, ma sono inutilizzati. La situazione non è cambiata: strade impraticabili, turisti bloccati, e infrastrutture inadeguate».
A complicare ulteriormente la situazione, un masso caduto sulla Provinciale 64, nel territorio di Roccamorice, ha interrotto la viabilità, spingendo il sindaco Alessandro D’Ascanio a chiedere interventi immediati per garantire la sicurezza e ripristinare i collegamenti.
In un comprensorio dalle grandi potenzialità turistiche, l’assenza di una strategia efficace e tempestiva continua a penalizzare l’economia e l’immagine della montagna abruzzese.