Prati di Tivo, località turistica abruzzese un tempo celebre per le sue attrattive montane, si prepara a una trasformazione epocale grazie a un investimento complessivo di oltre 15 milioni di euro, definito «il più grande dagli anni ’60». Tre imprenditori della provincia di Teramo hanno deciso di puntare tutto sul rilancio della zona, con una strategia ambiziosa che coinvolge ristrutturazioni, nuove infrastrutture e l'intervento di uno degli architetti più famosi al mondo, Steven Holl, spesso considerato il "Renzo Piano americano".
L'obiettivo è riportare la località agli antichi splendori, dopo anni difficili segnati da problemi giudiziari e polemiche. Il piano prevede la completa ristrutturazione di diverse strutture ricettive, come l’Hotel Prati di Tivo, che riaprirà con spazi ripensati e servizi di lusso, e l’edificio Siget, che diventerà un centro di alta gamma con ristorante, Spa e camere di tipo relais. Tra le novità spicca anche il recupero della vecchia stazione di partenza, che sarà trasformata in un’icona architettonica per tutta la località, con la firma proprio di Steven Holl.
Gli imprenditori coinvolti, Erminio Di Lodovico e i fratelli Carlo e Luigi D’Adiutorio, insieme a Francesco Felicioni, investiranno in totale oltre 15 milioni di euro, con una parte dei fondi provenienti da un contratto di sviluppo di Invitalia. «Noi crediamo nel potenziale dei Prati di Tivo e stiamo dimostrando con i fatti che è possibile farli rinascere», afferma Di Lodovico.
A pieno regime, la località potrà contare su circa 800 posti letto distribuiti tra l’Hotel Europa (80 posti), l’Hotel Prati di Tivo (65), l’Hotel Amorocchi (120), l’Hotel Miramonti (200) e l’Hotel Gran Sasso 3 (60).
Mentre negli anni '70 il turismo invernale rappresentava circa il 70% del fatturato annuale, oggi la tendenza si è ribaltata. L’estate è diventata il fulcro dell'attività turistica, con il 60% delle presenze totali. «È fondamentale ampliare l’offerta estiva con sport all’aria aperta, trekking, percorsi ciclabili e altre attività, puntando su una stagione che vada da maggio a ottobre», aggiunge Di Lodovico.
Nonostante l’entusiasmo, resta l’incognita delle vicende giudiziarie legate alla gestione degli impianti di risalita. Pasquale Iannetti, guida alpina e figura storica della zona, ha recentemente presentato un esposto alla Corte dei Conti per presunti danni erariali, e il custode giudiziario Marco Finori denuncia il mancato riposizionamento degli O’Bellx da parte della Provincia. «La situazione è difficile, e la pubblicità negativa accumulata negli anni non aiuta», ammette Di Lodovico.
Ma nonostante le difficoltà, gli imprenditori sono determinati a trasformare Prati di Tivo in una destinazione di livello internazionale. La collaborazione con architetti di fama mondiale come Steven Holl e l’entità degli investimenti in corso sono segnali chiari di una visione che guarda al futuro, pronta a ridare slancio a un territorio dalle potenzialità immense.