Sull’area di risulta di Pescara, uno degli spazi più strategici della città, prende forma il progetto del nuovo Parco Centrale, un’iniziativa ambiziosa che prevede la realizzazione della sede unica della Regione Abruzzo. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carlo Masci, in collaborazione con la Regione, ha dato il via libera al piano, che si propone di trasformare l’area in un grande parco urbano di oltre 6,5 ettari, accompagnato da numerose infrastrutture. Secondo il piano approvato, il cuore dell’intervento sarà il nuovo Palazzo della Regione, un edificio immerso nel verde che potrebbe costare circa 50 milioni di euro. La giunta comunale ha recentemente formalizzato l’accordo con la Regione, rendendo il progetto non più una semplice ipotesi, ma un’iniziativa destinata a diventare realtà. La zona interessata, attualmente occupata da un vasto parcheggio di circa 2.400 posti auto tra la stazione ferroviaria e corso Umberto, sarà completamente riqualificata. La delibera comunale dettaglia le principali opere previste: la creazione di un ampio parco urbano, una nuova infrastruttura viaria di attraversamento, spazi dedicati alla riorganizzazione del traffico delle autolinee sia locali che internazionali, due silos multipiano per la sosta (uno a nord da 850 posti auto e uno a sud da 800 posti), un parcheggio sotterraneo da 400 posti, nuovi percorsi ciclopedonali integrati nella rete già esistente e un ampio spazio pubblico che collegherà la stazione centrale a corso Umberto migliorando l’accesso pedonale e la continuità urbana. La giunta Masci ha individuato cinque punti fondamentali che caratterizzano il progetto: la trasformazione di un’area oggi impermeabilizzata in uno spazio verde, un miglioramento complessivo della mobilità sia pubblica che privata, il mantenimento dell’attuale capacità di parcheggio pari a circa 2.000 posti auto, un’elevata fruibilità e sicurezza degli spazi pubblici e la continuità degli spazi pedonali lungo l’asse mare-monti con la creazione di un boulevard di qualità in connessione con corso Umberto e il centro storico. Per la prima fase dell’intervento sono disponibili circa 10 milioni di euro destinati alla costruzione del silos sud, alla bonifica dell’area e alla realizzazione del parcheggio interrato. Inoltre, la fondazione PescarAbruzzo si è impegnata a contribuire con 4 milioni di euro per la creazione delle aree verdi. La seconda fase prevede la costruzione del Palazzo della Regione, che occuperà un ettaro di terreno e comprenderà un auditorium e ulteriori spazi verdi. Tuttavia, questa parte del progetto ha sollevato critiche e opposizioni da parte del PD, del M5S, di liste civiche come quella di Domenico Pettinari e di diverse associazioni ambientaliste. I detrattori temono che la nuova sede istituzionale possa compromettere l’equilibrio ambientale dell’area. Secondo le previsioni, i primi cantieri del Parco Centrale potrebbero partire entro maggio 2026. L’obiettivo dell’amministrazione è completare il silos sud, avviare la bonifica bellica e ambientale e procedere con le lavorazioni necessarie per il parcheggio sotterraneo e le aree verdi. Il progetto, ambizioso e controverso, promette di trasformare il centro di Pescara in un’area moderna, funzionale e più vivibile, ma resta al centro del dibattito politico e cittadino.