È stato approvato, con il solo sostegno della maggioranza di centrodestra, l’allegato alla Legge di Stabilità 2023, noto come “Aiuta Comuni”. Il provvedimento, che ha subito una riduzione da 22,3 milioni a 14,4 milioni di euro, ha scatenato discussioni accese nel Consiglio regionale abruzzese. Tra le misure finanziate figurano uno stanziamento di 72 mila euro destinato alla Perdonanza Celestiniana e un contributo straordinario di 80 mila euro per potenziare l’accoglienza dei pellegrini che si recheranno alla Basilica di Collemaggio per l’Anno Giubilare 2025. Altri interventi comprendono un incremento di 10 milioni di euro per coprire il disavanzo del servizio sanitario regionale e un’aggiunta di 400 mila euro al Fondo unico regionale per la cultura (Furc).
La seduta è iniziata con una conferenza stampa del presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, affiancato dai capigruppo della maggioranza: Massimo Verrecchia (Fratelli d’Italia), Vincenzo D’Incecco (Lega), Emiliano Di Matteo (Forza Italia), Marianna Scoccia (Noi Moderati) e Luciano Marinucci (Marsilio Presidente). Sospiri ha difeso il contenuto dell’allegato, sottolineando che si tratta di uno strumento ormai consolidato.
“Non c’è nulla di irrituale” – ha spiegato – “Il saldo dei finanziamenti avviene solo se le opere sono effettivamente realizzate. È una prassi diffusa in tutte le amministrazioni pubbliche. Il taglio di 9 milioni di euro rappresenta appena lo 0,2% del bilancio regionale, ed è stato deciso chiedendo a ogni consigliere di rinunciare a parte delle risorse.”
Sospiri ha respinto le critiche dell’opposizione, in particolare quelle del consigliere Luciano D’Amico, che ha definito il provvedimento una “legge mancia”. “Non si può parlare di mance quando si finanziano eventi culturali come la Perdonanza o il Festival Dannunziano. È un’accusa infondata, mai sollevata né dai revisori dei conti né dalla Corte dei Conti. Se D’Amico volesse collaborare, potremmo migliorare ulteriormente i criteri di assegnazione,” ha aggiunto il presidente.
Anche Vincenzo D’Incecco ha voluto evidenziare il valore del provvedimento, sottolineando come l’allegato raccolga le richieste dei sindaci e offra una risposta concreta alle esigenze dei territori. “Il Consiglio regionale agisce come una sentinella per le aree più ampie e spesso marginalizzate, cercando di integrare queste esigenze nel bilancio,” ha dichiarato.
Di Matteo ha infine spiegato che il provvedimento integra le azioni previste nella programmazione regionale con fondi europei, consentendo di supportare anche i piccoli comuni spesso esclusi dai grandi progetti. “Questo strumento rappresenta una forma di sostegno vitale per le associazioni locali e un aiuto concreto per i borghi,” ha concluso.