La sanità abruzzese è al centro di una forte polemica politica dopo la pubblicazione dei dati dell’Agenas, presentati al Forum di Arezzo, che dipingono un quadro allarmante per il 2023. Le Asl di Chieti, Pescara e Teramo sono state collocate tra le peggiori d’Italia, con performance gravemente insufficienti per quanto riguarda distribuzione dei risultati, capacità di investimento ed efficacia degli interventi, un dato quest’ultimo evidenziato dal tasso di mortalità territoriale. Per il capogruppo del Partito Democratico, Silvio Paolucci, si tratta di una vera e propria debacle: «I numeri dell’Agenas certificano il fallimento della gestione sanitaria dell’amministrazione Marsilio negli ultimi sei anni. Con conti in rosso, deficit milionari e commissariamenti inefficaci, la sanità abruzzese resta tra le peggiori del Paese. Nonostante questo, i manager responsabili vengono confermati nei loro incarichi, mentre i costi aumentano e le prestazioni diminuiscono, penalizzando i cittadini. Non bastano operazioni di maquillage contabile per nascondere le gravi criticità: la sanità pubblica è sempre più fragile, e gli abruzzesi pagano il prezzo di una gestione incapace di rispondere ai problemi».
Alle accuse di Paolucci risponde l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, che definisce quelle del consigliere PD «affermazioni opportunistiche e superficiali». Secondo Verì, i dati dell’Agenas non sono un giudizio definitivo, ma strumenti utili a individuare le aree di miglioramento. «Quando la giunta Marsilio si è insediata, ha trovato una situazione di totale mancanza di programmazione sanitaria: non esistevano né un piano sanitario né un programma operativo adeguato, e gli indicatori Lea venivano autodichiarati senza fonti certe. Abbiamo avviato con Agenas un percorso di riforma, che si basa su dati finalmente misurabili e su interventi mirati, ma i risultati non possono essere immediati. È necessario un approccio responsabile e basato sull’evidenza, e non su letture approssimative e strumentali dei dati». A difendere l’operato della giunta è intervenuto anche il capogruppo di Fratelli d’Italia, Massimo Verrecchia, che ha sottolineato come i numeri presentati si riferiscano al 2023: «I cittadini hanno già avuto modo di valutare la sanità regionale e di esprimere il loro giudizio con il voto, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La situazione è complessa, ma utilizzare questi dati per attacchi politici è poco costruttivo».
Mentre il dibattito tra maggioranza e opposizione si accende, la sanità abruzzese resta in una condizione critica, con difficoltà strutturali e finanziarie che necessitano di interventi rapidi e incisivi. Tuttavia, le tensioni politiche rischiano di ostacolare un confronto costruttivo, lasciando cittadini e operatori sanitari in attesa di un cambio di rotta che, al momento, sembra ancora lontano.