Abruzzo: sciopero generale contro la manovra del governo



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
26/11/2024 alle ore 09:39



Venerdì 29 novembre l’Abruzzo si prepara a scendere in piazza per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil, a cui non ha aderito la Cisl. La mobilitazione coinvolgerà migliaia di lavoratori dei settori trasporti, sanità, scuola, studenti e pensionati, con l’obiettivo di contestare la legge di bilancio del governo Meloni, ritenuta "inadeguata a rispondere ai problemi dei cittadini". La piattaforma rivendicativa dei sindacati tocca temi cruciali per l’economia e la società abruzzese: perdita del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, aggravata dall'inflazione crescente; crescita della precarietà e del lavoro nero, che colpiscono soprattutto i giovani e i settori più vulnerabili; tagli ai servizi pubblici come sanità, trasporti e istruzione, che compromettono i diritti essenziali dei cittadini; politiche fiscali inique, con il mancato intervento sugli extraprofitti e la riduzione della progressività fiscale, che penalizzano i lavoratori e favoriscono gli evasori; peggioramento della Legge Fornero, che si applicherà al 99,9% dei lavoratori, senza prevedere alternative strutturali per la flessibilità pensionistica; insufficiente rivalutazione delle pensioni, con aumenti irrisori come i 3 euro al mese per le minime, definiti una "beffa"; ritardi nell'attuazione del Pnrr, con scarsa attenzione alle strategie per il Mezzogiorno; mancanza di una politica industriale, soprattutto in settori strategici come l’automotive, fondamentale per l’economia abruzzese. Inoltre, i sindacati denunciano l'attacco al diritto di manifestare il dissenso, evidenziato dal disegno di legge Sicurezza del governo. La protesta prenderà forma con quattro sit-in, che si terranno contemporaneamente alle 10:30 davanti alle Prefetture dell’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo. Durante le manifestazioni, una delegazione di sindacalisti consegnerà ai Prefetti un documento che analizza le criticità della manovra di bilancio e propone soluzioni concrete. Lo sciopero, che prevede un’astensione dal lavoro per 24 ore, potrebbe causare disagi significativi ai viaggiatori che utilizzano i trasporti pubblici e la rete autostradale. Anche il comparto sicurezza aderirà alla protesta, rafforzando il peso della mobilitazione. Tra le problematiche principali segnalate dai sindacati vi sono la crisi del settore industriale, in particolare nell’automotive, che in Abruzzo coinvolge circa 28mila lavoratori tra occupati diretti e indotto, e la situazione critica della sanità pubblica, gravata da un debito strutturale che inciderà sui servizi ai cittadini, sugli ospedali e sulla medicina territoriale per gli anni a venire. Anche il lavoro povero e il precariato sono in crescita, con un alto numero di contratti a termine e fenomeni di contrattazione al ribasso che peggiorano le condizioni dei lavoratori. Cgil e Uil chiedono al governo interventi concreti e immediati, tra cui un aumento significativo del potere d’acquisto di salari e pensioni, un finanziamento straordinario per la sanità pubblica, il rinnovo dei contratti collettivi nazionali sia nel pubblico che nel privato, politiche industriali per rilanciare i settori strategici con investimenti per salvaguardare l’occupazione, misure contro l’evasione fiscale e una tassa sugli extraprofitti per redistribuire la ricchezza. Lo sciopero generale dell’Abruzzo si inserisce in una mobilitazione nazionale che chiede al governo Meloni un cambio di rotta su temi chiave per il Paese.