Fibrillazioni politiche a Notaresco: un assessore e un consigliere rimettono le deleghe


Salta il punto sulla Tari. A un anno dall'insediamento dell'amministrazione guidata da Di Gianvittorio i numeri di maggioranza sono risicatisismi



Categoria: ABRUZZO
04/07/2024 alle ore 12:07



TERAMO - Caos politico a Notaresco , dove, a un anno dall’insediamento dell’ amministrazione guidata dal sindaco Tony Di Gianvittorio è mancato il numero legale nella prima convocazione a causa di alcuni consiglieri di maggioranza che hanno disertato il consiglio. «Un' amministrazione che in un anno ha aumentato tasse, riducendo i servizi alle famiglie e facendo “scappare” nuovi gruppi industriali», hanno dichiarato in una nota i consiglieri Giuseppe Corradetti, Daniele Di Furia, Diego Di Bonaventura e Antonina Speziale che hanno parlato di “ atteggiamento arrogante e personalistico nella gestione della cosa pubblica da parte del Sindaco e di alcuni che condividono questo modo di amministrare». Ci rincuora sapere che ci sono ancora consiglieri che si sono candidati per servire il bene pubblico e la loro comunità, e non per servirsi di essi». Ma è in seconda convocazione che la situazione si è inasprita visto che l’assessore all’Istruzione Stefania Di Paolo ha letto un documento nel quale sostanzialmente ha riconsegnato le deleghe adducendo motivi di poca trasparenze e mancanza di coinvolgimento nelle decisioni inerenti le sue attribuzioni. Un ulteriori affondo è arrivato poi ancora dal consigliere delegato all’Ambiente, manifestazioni e cultura Giuseppe Marziani che per motivazioni analoghe ha riconsegnato anche lui le deleghe. Indiscrezioni parlano di numeri risicatissimi per il sindaco che è stato infine costretto in seconda convocazione a rinviare il punto sulla Tari. Ieri si sarebbe dovuta approvare la tariffa, ma dopo le obiezioni delle opposizioni che hanno fatto emergere aumenti nel corso della seduta, il sindaco ha deciso di ritirare il punto annunciato con enfasi dal vicesindaco delegato al bilancio Leonardo Recchiuti che di fatto è stato sconfessato politicamente dal primo cittadino