"Pentiti Maschio!"

Tajani che come uomo chiede scusa a tutte le donne, mettendo in mezzo moglie e figlia è l’emblema di un’Italia infettata dal politicamente corretto. 
Come tutte le ideologie (perché tale ormai è) l’essere uomo visto dal politicamente corretto ha un momento in cui sbraca e diventa ridicolo. 
Ieri questo vortice impazzito di follia che si fa parola e pensiero, alimentato da una stampa da galera, è stato superato dallo scrittore Francesco Piccolo che è riuscito a spiegare che: “là fragilità e la violenza soltanto nei maschi sono caratteristiche legate".  
E quindi noi, abietti e difettati esseri del genere uomo, siamo tutti colpevoli insieme ad un criminale assassino dell’omicidio di una povera ragazza. E insieme a noi, (perché no?) il patriarcato, i nostri padri, il machismo, il dopobarba, i film del Far West e gli eroi dei fumetti.
La responsabilità penale è personale. Ed è troppo facile dividere le colpe sulla società per il comportamento di un singolo. 
La violenza è da condannare sempre e da distinguere e raccontare in maniera partigiana mai.