Il medico aquilano Carlo Vicentini, primario di urologia presso l'ospedale Mazzini di Teramo, in pensione da un mese, nella giornata di ieri, avrebbe ucciso la moglie e i due figli nella villetta di Tempera, frazione de L'Aquila. Dopo la strage, l'uomo si sarebbe suicidato.
L'uomo avrebbe sparato con una pistola regolarmente denunciata contro il figlio Massimo, di 43 anni, disabile e attaccato a un respiratore, la seconda figlia Alessandra, di 36 anni, e la moglie. Il noto urologo avrebbe ucciso i familiari mentre erano a letto: il figlio è stato ritrovato sotto le coperte; la figlia, che tentando di nascondersi, è stata ritrovata sotto al letto; mentre la moglie, nel tentativo di mettersi in salvo, è stata ritrovata nel corridoio. Vicentini, invece, si sarebbe tolto la vita nella sua stanza.
L'uomo avrebbe lasciato un biglietto da cui emergerebbe il suo stato depressivo e introverso, dovuto, secondo molti, alle gravi condizioni di salute del figlio. "Era un professionista straordinario - fa spere l'avvocato di famiglia Emilio Bafile - ha sofferto sicuramente per la situazione clinica del figlio che stava poco bene e questa vicenda lo ha segnato. Ovviamente, la sofferenza è arrivata all'estremo e ha maturato questa idea. Ci avevo parlato qualche giorno fa - aggiunge - anche in quell'occasione si è confermato una persona di livello, di tanti interessi. Una persona di spicco, ma le condizioni del figlio hanno pesato molto sulla sua esistenza".
La strage, per ora, non sembrerebbe essere stata premeditata, ma le indagini proseguono.
Il primo cittadino de L'Aquila, Pierluigi Biondi, ha espresso su Facebook il suo sentito cordoglio per l'accaduto: "Sono profondamente colpito e addolorato. È un dramma incommensurabile, che strazia il cuore della comunità temperese e aquilana di angoscia, turbamento e interrogativi a cui difficilmente potrà essere data risposta. Le mie preghiere e i miei pensieri sono rivolte alle vittime di questa tragedia e ai familiari che restano a piangerle. L’amministrazione è pronta a garantire tutta l’assistenza e il sostegno possibili".