Idris Arsamikov, attivista gay ceceno di 28 anni, è stato arrestato all’aeroporto Domodedovo di Mosca, appena rientrato in Russia per presenziare ai funerali di suo padre. Lo ha reso noto SK Sos, una Ong per i diritti Lgbtq del Caucaso del Nord. L’organizzazione dice di temere che l’uomo possa essere imprigionato in Cecenia e sottoposto a tortura.
In un video realizzato dall’avvocato di Arsamikov e postato sul canale Telegram di SK Sos, si vede il giovane che viene portato via da un agente in borghese e con il volto coperto. L'agente non ha presentato documenti alla polizia locale e si è rifiutato di informare l'avvocato di Arsamikov sullo stato del detenuto.
"Pensiamo che Arsamikov possa essere portato in Cecenia, dove corre un pericolo mortale", afferma l'organizzazione, secondo la quale le autorità cecene potrebbero aver preparato accuse di frode nei confronti dell’uomo, come già fatto in passato con altri attivisti. SK Sos aggiunge di avere aiutato nel 2018 Arsamikov a fuggire dalla Cecenia, dove era stato imprigionato in un seminterrato e sottoposto a tortura per avere avuto una relazione con un altro uomo.
Il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, soggetto a numerose sanzioni degli Usa per accuse di violazioni dei diritti umani, ha sostenuto più volte che in questa repubblica della Federazione russa 'non ci sono gay'. Allo stesso tempo, diversi rapporti documentano la nota 'epurazione gay' in Cecenia.
Le accuse di persecuzione contro la comunità Lgbtq sono state respinte dalle autorità cecene, mentre quelle russe hanno fatto eco all'affermazione di Kadyrov secondo cui non ci sarebbero omosessuali in quella regione.