Italia, Oxfam: "Aumentano le disuguaglianze. Necessario riformare il Reddito di Cittadinanza"


Nelle mani del 5% più ricco una ricchezza superiore a quella detenuta dall'80% più povero


di Niccolò Monti
Categoria: ITALIA
17/01/2023 alle ore 18:29



La pandemia prima e la guerra in Ucraina, con la crisi energetica e l'aumento dei prezzi, poi stanno esacerbando i divari all'interno del nostro Paese. Dal nuovo report di Oxfam per l'apertura del World Economic Forum, tra il 2020 e il 2021 la concentrazione della ricchezza in Italia è cresciuta.

 "La quota detenuta dal 10% più ricco degli italiani (6 volte quanto posseduto alla metà più povera della popolazione) è aumentata di 1,3 punti percentuali su base annua a fronte di una sostanziale stabilità della quota del 20% più povero e di un calo delle quote di ricchezza degli altri decili della popolazione". La ricchezza nelle mani del 5% più ricco degli italiani (titolare del 41,7% della ricchezza nazionale netta) a fine 2021 era superiore a quella detenuta dall’80% più povero (il 31,4%).

A fine 2021, i super ricchi con patrimoni superiori ai 5 milioni di dollari (lo 0,134% degli italiani) erano titolari di ricchezza equivalente a quella posseduta dal 60% degli italiani più poveri.  Dopo questo picco, il valore delle fortune dei super-ricchi mostra un ulteriore incremento di circa13 miliardi di dollari (+8,8%) rispetto al periodo precedente alla pandemia.

A crescere, nel 2020, anche la disuguaglianza dei redditi netti, tanto da far collocare l'Italia tra gli ultimi paesi dell'Unione Europea. 

In Italia la povertà assoluta rappresenta un fenomeno allarmante che interessa il 7,5% delle famiglie e il 9,4% di individui, ovvero 5,6 milioni di persone. Negli ultimi sedici anni la quota di famiglie con un livello di spesa insufficiente a garantirsi uno standard di vita minimamente accettabile è raddoppiato. Inoltre, oggi, a partire dai beni alimentari ed energetici, sono proprio quelle famiglie a essere le più esposte all’aumento dei prezzi.

Di fronte a questi dati, Oxfam critica la nuova stagione politica contraddistinta per la premialità di contesti e individui già avvantaggiati, piuttosto che per la tutela dei soggetti più deboli. Invece di porre fine a iniqui trattamenti fiscali differenziati tra i contribuenti, infatti, il governo di Giorgia Meloni ha rafforzato regimi come la flat-tax per le partite IVA.

In particolare, la ONG indipendente ha sottolineato l'importanza del Reddito di Cittadinanza, che la maggioranza di destra abolirà a partire dal 2024. Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia economica di Oxfam Italia, infatti, ha commentato: "È indispensabile abbandonare il regime transitorio del Reddito di Cittadinanza per il 2023, riformando l’unica misura strutturale di contrasto alla povertà di cui disponiamo; come pure stimolare nuovi accordi tra le parti sociali volti a ridefinire celermente sistemi più efficaci di indicizzazione dei salari ai prezzi per fornire protezione adeguata ai gruppi sociali meno abbienti e alle forme di lavoro meno tutelate in settori a bassa retribuzione".

Non è mancato, infine, un vero e proprio rimprovero all'esecutivo di Giorgia Meloni per "le iniziative già messe in campo" frutto di un "approccio categoriale" alla povertà che, non tenendo conto del contesto e delle opportunità lavorative territoriali, vede nell’impossibilità di lavorare e non nella condizione di bisogno il titolo d’accesso al supporto pubblico.