Il Tar ha deciso di ritenere non manifestamente infondata la possibilità che il decreto legge che revoca a Strada dei Parchi la concessione autostradale non avesse i presupposti di necessità e di urgenza e che l’agire del governo Draghi abbia limitato il diritto di difesa di Strada dei parchi.
Nella vicenda della revoca della concessione delle autostrade laziali ed abruzzesi A24 e A25 alla società Strade dei Parchi Spa del gruppo Toto, il Tar del Lazio, ha sollevato questione di legittimità costituzionale per ritenuto contrasto della legge-provvedimento, con la quale è stata dichiarata la risoluzione della convenzione unica relativa alla concessione delle autostrade, con le norme costituzionali che regolano la decretazione d`urgenza, col principio di ragionevolezza e buon andamento dell`azione amministrativa e con quelle che assicurano la tutela giurisdizionale.
In particolare nel provvedimento i giudici amministrativi dubitano della legittimità del ricorso allo strumento deldecreto-legge, non ravvisando le ragioni di straordinaria necessità e urgenza che giustificano l`attivazione di tale istituto che consente al Governo di adottare sotto la propriaresponsabilità atti provvisori con forza di legge.
Per i magistrati quelli prospettati in questa occasione sono "presupposti in alcun modo - è detto nella sentenza - comparabili, rispetto a quelli che, relativamente alla situazione venutasi a determinare nella città di Genova, a seguito del crollo del ponte Morandi", erano stati "credibilmente evidenziati nel decreto legge n. 109/2018".