Tortoreto, Di Matteo "cavallo di Troia" della Lega dentro le liste di Piccioni


il segretario provinciale Costantini candida il consigliere regionale al posto di Carusi


di Marianna De Troia
Categoria: ABRUZZO
07/05/2022 alle ore 14:57



Il comitato elettorale del sindaco uscente Domenico Piccioni non potrà dire di no alla candidatura di Emiliano Di Matteo nelle liste a sostegno del sindaoc uscente. Il coordinatore provinciale della Lega Jwan Costantini ha facilmente aggirato l'ostacolo del veto su Carusi candidando di fatto il suo mentore poltico, cioè il consigliere regionale Di Matteo. E così il criterio posto dal comitato elettorale di Piccioni di non candidare chi si era schierato in passato con l'amministrazione uscente, è stato bypassato con un cavallo di Troia formalmente inoppugnabile. "Insieme al segretario regionale Luigi D’Eramo - si legge nella nota diffusa da Costantini - c'è stata un'importante riunione della Lega Tortoreto per discutere sul futuro della città e le imminenti elezioni amministrative" è il primo commento del coordinatore provinciale teramano della Lega Jwan Costantini, che prosegue: "Abbiamo comunicato al Sindaco Piccioni i nostri candidati, Emiliano Di Matteo Consigliere regionale e vice segretario regionale, e Anna Alcini" e sottolinea "valide ed efficaci persone che conoscono molto bene il territorio, su cui lavoreremo con massimo impegno e lealtà per garantire alla città di Tortoreto il buon governo di cui la Lega è promotrice" e conclude: "Nico Carusi, consigliere comunale uscente e vice segretario provinciale della Lega, per propria scelta non correrà a questa competizione elettorale ma, considerato la sua professionalità e l'esperienza acquisita sarà chiamato a lavorare su compiti specifici all’interno del partito". Scacco Matto e tutti contenti. Il deputato Zennaro sa che con Di Matteo ben figurera nella "sua" Tortoreto, il partito troverà una quadra con Carusi, e Di Matteo (sostenuto anche dai voti di Carusi) potrà fare la voce grossa in Consiglio. Sempre che il comitato non si opponga anche a Di Matteo e in quel caso dalla Lega sono pronti a chiedere la testa del sottosegretario Umberto D'Annuntiis, ritenuto ufficiosamente il regista delle operazioni di antagonismo del comitato elettorale contro il carroccio.