"Snowpiercer" un occhio al futuro


La serie Netflix apre una fessura temporale, permettendoci di vedere un futuro catastrofico causa della non curanza umana


di Antonio di Loreto
Categoria: PERCHE' NO?
21/03/2022 alle ore 12:38



La serie tv “Snowpiercer” mette in mostra le conseguenze di una società vittima dei consumi e incurante delle problematiche sociali. Anche alla fine del mondo, quando la solidarietà dovrebbe far da padrona la società classista ha il sopravvento.

Cambiamenti climatici la vera sfida odierna

Prima di entrare nel vivo di quello che è il tema principale di questo articolo, non si possono tralasciare le avversità che il clima ci presenta ad oggi, data l’ambientazione cinematografica della serie.

Il clima e il modo di porsi verso l’ambiente, nell’ultimo decennio, hanno attanagliato la mente umana. Portando la società alla ricerca del modo più consono per rimediare al disastro climatico, causato da un’estrema industrializzazione, che scarica le proprie “malattie” sull’ambiente. L’uomo sta studiando sempre più metodi ingegnosi per salvaguardarlo, evitando di emettere sostanze tossiche per il pianeta. L’uso di fonti rinnovabili e il riciclaggio dei rifiuti è ormai un tema cardine del benessere comune.

Nonostante l’impegno solidale, non tutti i governi sono pronti a sacrificare il loro sviluppo nazionale per aiutare il pianeta. Molte volte si è assistito a cambi di direzione, da parte di alcuni capi di Stato assuefatti dalla bramosia di potere. Inoltre molti paesi, entrati nella fase di industrializzazione in ritardo, sono legittimati all’escludersi da quelle che sono le norme internazionali sull’emissione di CO2 annua. Con questo si fa riferimento al “Protocollo di Kyoto”, trattato internazionale in materia ambientale riguardante il surriscaldamento globale, che non trova fra gli aderenti la Cina e l’India. Tra i maggiori emettitori di CO2.

L’eterna lotta contro la classazione sociale

Le discriminazioni all’interno della società sono sempre state dei chiodi fissi fra le problematiche del vivere comune. Presenti sia fra classi elitarie e non sia tra il genere maschile e femminile.

A partire dalle rivoluzioni industriali, la voglia di abbattere i muri fra le diverse classi è divenuta uno status symbol del proletariato. Fino alla formazione di una vera e propria ideologia: il socialismo. Quest’ultimo è un insieme di movimenti e dottrine politiche orientate a sinistra i cui fautori furono Marx ed Engels, con il loro Manifesto del Partito Comunista.Tale orientamento, nel corso della storia, narra una parte importante per quanto riguarda le due guerre mondiali e la Guerra Fredda; contrapponendosi a quello che era il capitalismo occidentale. Il socialismo utopistico professava un modus operandi, pacifico, volto al collasso del capitalismo su sé stesso, dando al proletariato il potere di divenire simbolo di libertà e uguaglianza. Nonostante le sue basi fondate è divenuta un’arma a favore di dittatori, che hanno sottomesso popoli in nome del libero arbitrio.

Ad oggi la sua presenza è quasi estinta, ma la lotta per l’uguaglianza persiste, basandosi sugli errori commessi nel passato. L’abbattimento della società classista non può passare per le mani di dittatori, bensì dalle bocche del popolo che gridano all’unisono: << Solidarietà >>.

“Snowpiercer” un monito da non trascurare

La serie Netflix “Snowpiercer” fa il suo approdo sulla piattaforma nel 2020, narrando di un futuro apocalittico. I più grandi capi di Stato hanno trasformato il mondo in un immenso deserto di ghiaccio, nel tentativo di porre rimedio al surriscaldamento globale. I sopravvissuti sono a bordo dello Snowpiercer, una locomotiva costruita appositamente per trarre in salvo parte della vita sulla Terra.

Uno scenario che potrebbe rispecchiare la società odierna in futuro; date le condizioni climatiche attuali. Sicuramente le possibilità che sia un treno l’ancora di salvezza della vita non sono certe, però, nel caso della serie, rappresenta in pieno la classazione sociale. Nella locomotiva si ha: una prima, una seconda e una terza classe ed infine il fondo; non contado le diverse carrozze volte ad approvvigionamenti e altri usi. Le diverse classi, dove alloggiano i passeggeri, spiegano il modo in cui la società, anche alla fine del mondo, non perda modo di etichettare chiunque.

La trama non si limita alla mera critica, ma narra delle diverse rivolte all’interno del treno per raggiungere l’uguaglianza sociale; verso l’abbattimento della piramide classista. Perché ciò accada, i colpi di scena sicuramente non saranno lasciati in secondo piano, mettendo in piedi una vera e propria rivoluzione francese, sulle note dello sferragliare della locomotiva. Una serie che personifica perfettamente quello che è il mondo in cui viviamo, dando spazio alla bramosia di potere che assedia i cuori del genere umano.

La rivolta del fondo sarà sufficiente ad acquietare gli animi? Davvero basta avere gli stessi diritti per essere alla pari?

Inoltre citando Nietzsche in “Così parlò Zaratustra”, se si diviene liberi lo si è per cosa.