Sicurezza sul lavoro e scuola-lavoro, studenti e sindacati in piazza con le associazioni


Manifestazione tenutasi nella mattinata su un tema che si dimostra sempre più delicato


di Michele Raiola
Categoria: ABRUZZO
25/02/2022 alle ore 20:15



Oggi, 25 Febbraio, gli studenti e i sindacati, in particolare la CGIL, sono scesi in strada e in piazza a Teramo affiancati da Udu Teramo, i Giovani Democratici, Amnesty e altre organizzazioni per ribadire con forza come il problema della sicurezza sul lavoro sia assolutamente da risolvere, passando innanzitutto da una riforma dell'alternanza scuola-lavoro.

La CGIL di Teramo, tramite la voce di Vincenzo Quaranta e Natascia Innamorati, sottolinea che "la sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale. Non possiamo accettare le morti bianche di Lorenzo e Giuseppe durante l'alternanza scuola lavoro. Non possiamo più accettare questa strage che conta in media più di 3 morti al giorno sul lavoro. Il governo deve mettere questo tema come priorità all'interno dell'agenda politica. Il tempo è finito. Va allo stesso modo ripensato il sistema dell'alternanza scuola-lavoro, reso obblligatorio dal 2015, un sistema che dovrebbe formare i ragazzi, inserendoli nel mondo del lavoro, facendo conoscere loro il bello di questo mondo e dando le competenze e le capacità per poi affrontarlo una volta usciti dalla scuola. Un sistema che però troppo spesso si traduce in sfruttamento della manodopera, senza retribuzione, contratto né tantomeno alcuna formazione sul tema della sicurezza. Chiediamo quindi che il Governo, insieme agli enti interessati, ripensi il sistema, per far sì che sia più vicino alle esigenze dei giovani, sicuro e realmente formativo.

Inoltre, oggi la piazza è stata una voce per urlare un forte NO ad ogni tipo di guerra e la vicinanza al popolo Ucraino."

Il coordinatore dell'Udu Teramo, Jackub Chalupczak, anche sottolinea come non si possa più "acconsentire al lavoro gratuito, né nella scuola, né all'università, né in ogni altro momento della nostra vita. Lo stato deve prendersi delle responsabilità, non può più essere sordo alle richieste degli studenti e rispondere con la repressione, come successo in molte piazze del Paese. 

Bisogna tornare ad investire sul futuro del nostro paese, uno Stato che non lo fa è condannato al fallimento."

Come già anticipato, alla manifestazione hanno partecipato anche i Giovani Democratici, il cui commissario, Matteo Settepanella, commenta così:"Il problema dell'alternanza scuola-lavoro, nato come strumento di collegamento più diretto al mondo del lavoro dei giovani e del sistema di istruzione, è che sempre più spesso si dimostra essere motivo di sfruttamento di lavoro giovanile, e nella migliore delle ipotesi programmaticamente inutile ala formazione e alla qualificazione delle ragazze e dei ragazzi. A tutto ciò si accompagnano i tristi fatti successi pochi giorni fa, della scomparsa di Giuseppe e Lorenzo, morti di "lavoro". Questi drammatici fatti devono necessariamente riaprire la strada del dialogo tra istituzioni, forze politiche e sindacali, in generale sul tema del lavoro, frequentemente rinnovato in un ottica di liberalizzazione del mercato del lavoro negli ultimi anni. Rinnovo che però non ha mai tenuto conto del tema della sicurezza sul lavoro: una strage continua, che sembra passare in secondo piano. È importante che oggi, anche nella Città di Teramo, Sindacati, Studenti, Associazioni e militanti vari, si siano uniti per urlare a gran voce che DI LAVORO SI MUORE, e che l'alternanza scuola lavoro, così come concepita oggi, non funziona e va al più presto rivista. Come Giovani Democratici sosteniamo la battaglia degli Studenti e dei Sindacati, e siamo pronti a dare il nostro contributo per portare avanti, anche nella nostra Provincia, dibattiti e momenti di riflessione su questo annoso problema."

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