Disabile accusa Nugnes: "Io, invalido al 100% tagliato per risparmiare qualche centinaia di euro"


Camillo Di Marco, per anni incaricato dal Comune alle riprese televisive, diffonde una lettera pubblica per criticare il sindaco: "Aveva detto di non lasciare indietro nessuno"



Categoria: Agorà
24/02/2022 alle ore 17:29



Una durissima lettera aperta è stata indirizzata al sindaco di Roseto Mario Nugnes da Camillo Di Marco, cittadino rosetano disabile al 100% incaricato fino a qualche tempo fa di curare le riprese dei Consigli comunali divulgati in streaming e che oggi scrive per accusare il sindaco di averlo messo all’angolo per risparmiare poche centinaia di euro all’anno. Di Marco, in una nota durissima, ricorda al sindaco Nugnes le promesse fatte in campagna elettorale di “non lasciare indietro nessuno” evidenziando come quella “svolta” che costituiva il claim della sua candidatura stride, a suo giudizio, con la scelta di tagliare un servizio ritenuto per Di Marco importante e in qualche modo socialmente utile. Ecco il testo integrale della lettera indirizzata al primo cittadino di Roseto:

“Signor Sindaco, le invio questa lettera aperta a seguito della sua decisione di non avvalersi in futuro della mia collaborazione per le riprese dei consigli comunali di Roseto.

Ritengo doveroso ricordarle che lo streaming dei consigli comunali è stato da sempre seguito dal sottoscritto, dal momento in cui l’allora “patron” del Roseto Sharks Giuseppe Di Sante e il Presidente Ettore Cianchetti misero a disposizione del Comune di Roseto tutta l’attrezzatura di proprietà del Roseto Sharks necessaria per permettere la riproduzione dei consigli comunali su internet utilizzando i siti del Comune e dello stesso Roseto Sharks. Si trattò di una proposta lungimirante avanzata da persone che ringrazio per la fiducia che mi hanno accordato delegandomi ad occuparmi di uno strumento che poi si è rivelato importante per ampliare l’informazione tra gli utenti e che, successivamente, ha potuto utilizzare anche il canale You Tube.

Se oggi il comune di Roseto può permettersi di rinunciare a spendere per le riprese televisive, può farlo anche per la scelta dello streaming fatta in quei giorni, quindi per una piccola parte anche per merito mio, tramite un servizio oggi in uso per ogni tipo di iniziativa o evento.

Ma mentre il Comune risparmia i costi della televisione lei decide di rinunciare alla mia collaborazione senza tenere in alcun conto la professionalità, l’esperienza, la disponibilità e l’impegno che ho sempre dimostrato finora a tutti, anche alle amministrazioni comunali guidate dai Sindaci Pavone e Di Girolamo che ringrazio per la fiducia accordatami. Allo stesso tempo lei decide di assumere del personale per la comunicazione e per il suo staff, compreso qualcuno che probabilmente può già usufruire di altre collaborazioni e attività. Sinceramente non me l’aspettavo proprio da lei, Signor Sindaco, con cui ho sempre avuto un cordiale rapporto di stima e che ha potuto constatare negli anni in cui ha svolto il ruolo di consigliere di opposizione la mia serietà, dignità e correttezza professionale. Senza dimenticare che, avendo seguito tutta l’ultima campagna elettorale, ho potuto ascoltare molti dei suoi comizi in cui ha più volte affermato che non avrebbe lasciato indietro nessun cittadino.

Se questa è la svolta a cui si riferiva nei suoi interventi allora sia io che i rosetani avevamo capito un’altra cosa.

Se la svolta è quella di rinunciare al servizio prestato da chi ha contribuito a permettere lo streaming al comune al modico prezzo di settanta euro a consiglio, anche per quelli durati oltre sedici ore, allora avevo capito un’altra cosa.

Se la svolta è quella di allontanare una persona come me che ha sempre dimostrato disponibilità verso il Comune in ogni occasione e per ogni richiesta, anche nei periodi di lockdown pur essendo soggetto fragile, allora avevo capito un’altra cosa.

Se la svolta è quella di assumere varie persone per la comunicazione e allo stesso tempo rinunciare alla collaborazione di un invalido al 100%, con la 104 e giunto a 62 anni senza poter contare su altri redditi, allora avevo capito un’altra cosa.

Approfitto per ringraziare la consigliera Teresa Ginoble che nell’ultimo consiglio ha speso belle parole per me mentre lei Sindaco affermava che era fuori luogo parlare in quella occasione della sua decisione di estromettermi. Ma in quale altro momento bisognava parlarne se non nel corso dei lavori di uno di quei consigli comunali che mi hanno visto sempre presente ogni anno e che si sono potuti trasmettere e seguire sui social anche grazie al mio modesto lavoro ?

Per il comportamento avuto nei miei riguardi e per la decisione di escludermi rinunciando alla mia collaborazione non mi resta che rivolgerle un sentito grazie, signor Sindaco!”

Camillo Di Marco