"STRAPPARE LUNGO I BORDI": MOLTO PIÙ DI UNA SERIE TV




Categoria: PERCHE' NO?
16/02/2022 alle ore 14:21



La serie tv “strappare lungo i bordi” si esplicita nel narrare situazioni ironiche della gioventù dell’autore avendo sfondo pedagogico.

Nella famosa serie Netflix, pubblicata sulla piattaforma il 17 novembre 2021, il protagonista Zerocalcare fumettista romano,accompagnato dall’armadillo, personificazione della sua coscienza, intraprende un viaggio all’interno della sua autobiografia; sotto forma cinematografica. Ricco di scene comiche, i diversi episodi lasceranno trasparire diversi messaggi sulla società.

COM’È CAMBIATA LA SOCIETÀ NEGLI ULTIMI 50 ANNI 

Al termine delle due grandi guerre, la società, in particolare la gioventù, si è sentita in dovere di mostrare la propria posizione rispetto alle decisioni prese dall’establishment della nazione. Primo simbolo della gioventù italiana fu la “vespa” nel 1946, motorino divenuto il modo di esprimersi giovanile, icona della libertà. 

I primi moti studenteschi però si andarono a manifestare solo a 20 anni di distanza, nel 1968, definibile l’anno zero delle proteste giovanili. Importate dal nuovo mondo, l’America, in seguito alla guerra del Vietnam, le proteste presero diversi campi tematici, insediando nei cuori dei giovani le parole “peace and love”. Stufi di essere succubi della società, le proteste, inizialmente pacifiche, divennero delle vere e proprie guerriglie, causa della violenta repressione da parte dei corpi di polizia. Si ricorda l’evento di Valle Giulia come causa scatenate, 1 marzo 1968.

Gli anni 70 in Italia sono ricordati come gli “anni di piombo”, termine attribuitogli per colpa dei numerosi attentati terroristici che invasero il territorio. Questo molte volte fa passare in secondo piano quelli che furono i risultati da parte degli scioperi e delle proteste, portando la voce del popolo nelle bocche dei politici che ascoltandoli misero in campo diverse riforme. 

LA SATIRA CHE NARRA LA REALTÀ

La satira critica più o meno mordace verso aspetti o personaggi tipici della vita contemporanea. Qualcosa che va oltre la semplice risata strappata al volto di un lettore o di un telespettatore di uno show o di una pellicola.

Quando si parla di questo tema non si può tralasciare la figura di Luigi Pirandello drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. La sua poetica fra le molte tematiche spiegò la dicotomia fra “comico” e “umoristico”: dove il primo spiega l’avvertimento del contrario fra l’apparenza e la realtà, mentre il secondo è il sentimento del contrario che lascia trasparire comprensione e riflessione. Quest’ultimo è il caso che ci riguarda, una fessura temporale tramite una serie tv, narrando degli eventi “umoristici” non “comici” portatori di un messaggio verso la società schiava.  

Molte volte ci si rivede all’interno di un classico film comico italiano, ritrovandosi in quello che è lo stereotipo dell’italiano medio. Checco Zalone attore contemporaneo, definibile l’erede di Alberto Sordi per quanto riguarda questo ruolo, mostra quelle che sono le accezioni che ci sono state attribuite dalla società senza neanche “una libera votazione”. Tali non rispecchiano quella che è la voglia di uscire e di evolversi dei giovani e ad oggi la società vuole cambiare ciò.

“STRAPPARE LUNGO I BORDI”: L’OCCHIO SULLA SOCIETÀ CHE CI RENDE SCHIAVI 

I due paragrafi antecedenti sono serviti per arrivare a questo punto. La famosa serie Netflix, del fumettista Michele Rech, in arte Zerocalcare, è la fessura che si stava cercando per scoprire le carte della società. 

Mascherato sotto forma “umoristica” questo sceneggiato è una vera e propria denuncia sociale, fattasi promotrice di quelle che sono le ingiustizie giovanili. Lo stesso titolo della serie,“strappare lungo i bordi”, lascia trasparire il messaggio che vuole essere esplicitato: la società ci impone delle strade obbligatorie come se dovessimo ritagliare la nostra vita “lungo i bordi di un foglio”. Tutto è già scritto, un percorso che deve essere come un piatto surgelato, solo da riscaldare seguendo le istruzioni; non c’è più spazio all’essere innovativi. La mente creativa oggi è vista come una minaccia, bisogna omologarsi al resto se si vuole andare avanti. In strappare lungo i bordi questo tema è cruciale, lo stesso protagonista lo vive in prima persona“ritagliando i bordi della sua vita”… inizialmente. 

Zerocalcare si renderà conto che quello che fa lui è soltanto un rincorrere un ideale di vita che non lo rispecchia. Descrivendo ciò come il grande male della società odierna. Lui al termine si mostra per com’è, ovvero un artista, un fumettista in grado di esprimersi tramite le immagini specchio della vita che lo circonda. Questo deve essere di sprono a tutti coloro che cercano il loro posto nella società: correre dietro ad un mondo che non vi appartiene non vi scagiona dalla difficoltà della vita, anzi rende solo succubi. 

Il futuro non si improvvisa si crea.

Antonio Di Loreto